Imprese, cresce il clima di fiducia
Le imprese di questo Paese intravedono qualche spiraglio positivo
L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, secondo quanto rilevato dall’Istat, aumenta lievemente passando da 98,0 di novembre a 98,2, mentre i giudizi sugli ordini e le attese di produzione peggiorano, passando rispettivamente da -25 a -27 e da 5 a 4. Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a -4. Anche l’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie, mostra un miglioramento dell’indicatore per i beni di consumo (da 97,6 a 98,9) e i beni intermedi (da 99,2 a 101,1), ma viene rilevato un peggioramento per i beni strumentali (da 97,7 a 95,2).
Il settore delle imprese di costruzione, che risulta essere uno dei più colpiti dalla crisi, mostra una crescita (da 80,4 di novembre a 82,6). Tra l’altro, i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione migliorano (da -45 a -42 il saldo), mentre le attese sull’occupazione rimangono stabili (a -21). Per quanto riguarda le imprese dei servizi, il clima di fiducia cresce in maniera quasi impercettibile (da 80,5 di novembre a 80,6). Migliorano i giudizi ma non le attese sugli ordini, i cui rispettivi saldi variano da -24 a -20 e da -10 a -11, ma si attestano in lieve peggioramento le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -35 a -36). Infine, secondo il nostro Istituto nazionale di statistica, nel commercio al dettaglio il clima di fiducia si conferma sui valori di novembre (90,7). L’indice rimane stabile solo nella grande distribuzione (91,5) e peggiora in quella tradizionale passando da 91,0 a 90,2.