Pubblicato: Lun, 9 Dic , 2013

Guerriglia in Brasile al termine di Atl.Paranaense-Vasco Da Gama

Incredibile e violenta rissa sugli spalti dello stadio di Santa Catarina in Brasile. Un ferito rischia la vita

 

maxirissa brasileIl calcio sembra ormai diventato protagonista abituale della cronaca nera. Questa settimana tocca, ancora una volta, al Brasile.

Si è giocata ieri Atletico Paranaense-Vasco Da Gama, partita finita 5-1 per i padroni di casa e che ha sancito la retrocessione del Vasco. A far notizia non è la clamorosa discesa in B della gloriosa squadra di Rio de Janeiro, accompagnati tra l’altro dai concittadini del Fluminense, ma ad essere al centro dell’attenzione è l’incredibile mega rissa che si è scatenata tra i tifosi delle due squadre.

Nell’assenza più totale di polizia e stewards, gli ultras, scavalcando agilmente le barriere che dividono i settori, hanno dato vita ad una vera guerriglia che vedeva decine, se non centinaia, di tifosi colpirsi selvaggiamente e i due fronti avanzare o indietreggiare come truppe nel mezzo della battaglia. La polizia è intervenuta tardivamente e, trovandosi di fronte a questa orda barbarica, non ha avuto idea migliore che iniziare a sparare per disperdere la folla e permettere al personale medico, tra cui un’eliambulanza, di soccorrere i feriti. Il bilancio ad ora è di 4 feriti di cui uno grave e 6 arrestati in flagranza di reato, tra questi un ragazzo 23enne fermato con l’accusa di tentato omicidio mentre affrontava i “nemici” brandendo una mazza chiodata.

Immediate le polemiche. La Federcalcio brasiliana ha definito “selvaggio” quanto accaduto ieri e ha promesso che si attiverà per combattere il ripetersi di tali episodi. La Polizia Militare, accusata di essere intervenuta tardi e male, si è difesa affermando che di loro competenza era solo la sicurezza esterna allo stadio, mentre la responsabilità per quanto avveniva all’interno dell’impianto era di una società di sicurezza privata. Dov’era questa, mentre i tifosi si affrontavano in una battaglia medievale, non è dato sapersi.

Ad aggiungere preoccupazione è il fatto che il Brasile tra sei mesi dovrà ospitare i mondiali di calcio e i problemi sono più d’uno. Qualche giorno fa la copertura del costruendo stadio di Itaquerao è crollata causando la morte di tre operai, in occasione della Confederation Cup dell’anno scorso il Paese è stato scosso da violente proteste della popolazione locale e ora quest’ennesimo episodio di violenza esasperata. Quanto successo ieri, infatti, non è un unicum, e non è neanche tra i più gravi; basta pensare che in luglio un arbitro, in una partita amatoriale, è stato squartato dopo che questi aveva accoltellato, uccidendolo, un giocatore.

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