Consulta Hiv-Aids: perché assente in Sicilia?
A porsi la domanda è l’Arcigay di Messina insieme ad Azione Civile. Sul banco degli imputati l’assessorato regionale alla Sanità
La Regione Sicilia non ha mai avviato la Consulta Hiv-Aids, uno strumento utile al fine di riunire le associazioni di categoria e le strutture sanitarie per fare prevenzione sulle infezioni sessualmente trasmissibili. La Consulta, così come già avviene nella maggior parte delle regioni italiane, dovrebbe operare congiuntamente alla Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids e dare contributi e pareri riguardo l’ideazione, realizzazione e verifica dei programmi di informazione e prevenzione dalla diffusione dell’epidemia da Hiv.
A tal proposito, l’associazione Arcigay di Messina ha incontrato nei giorni scorsi il leader di Azione Civile, Antonio Ingroia, e il coordinatore provinciale di Messina del movimento, Gianluca Manca, per sollevare, insieme a loro, la necessità che anche l’Isola si doti di tale importante organo. «La Consulta – ha detto Gianluca Manca – dovrebbe affrontare anche la promozione di campagne informative e, nel contempo, prodigarsi affinché il test Hiv diventi di facile accesso in tutte le strutture ospedaliere mantenendo l’anonimato e senza che venga richiesta alcuna prescrizione medica e/o sanitaria. L’alta percentuale di contagi riscontrata nell’ultimo periodo, tra i diversi generi, dimostra quanto poco spazio sia stato dato a tale problematica, di cui si ricorda soltanto in occasione del primo dicembre di ogni anno per la giornata internazionale contro l’Hiv-Aids».
L’auspicio di Azione Civile Sicilia è che ci siano le condizioni per «un fattivo riscontro di tale problema demandando, tale grido di allarme, alle competenti istituzioni regionali affinché si adoperino sull’istituzione di questo importante strumento di tutela qual è la Consulta».