Corte europea: Provenzano rimane al 41 bis
Respinto ricorso sulla violazione dei diritti umani presentato dall’avvocato del boss mafioso
Bernardo Provenzano può restare in carcere e può continuare a essere sottoposto al regime del 41bis. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani, che ha rifiutato di applicare a Provenzano, cosi come richiesto dal legale del boss, Rosalba Di Gregorio, la regola 39, con cui i giudici ingiungono a un Paese membro di prendere immediate misure per eliminare o impedire la violazione dei diritti di un ricorrente. Generalmente questa regola viene utilizzata dalla Corte di Strasburgo per fermare l’estradizione di qualcuno dal territorio di uno dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa.
La Corte di Strasburgo avrebbe rifiutato la richiesta dell’avvocato di Provenzano perché non ha ritenuto, in base agli elementi in suo possesso, che il boss sia in condizioni tali da dover essere scarcerato o sottoposto a regime diverso da quello del 41 bis. Resta tuttavia pendente davanti alla Corte un altro ricorso presentato dal legale di Provenzano con cui si chiede la condanna dell’Italia per aver sottoposto il boss a trattamento inumano e degradante.