Commercio con l’estero, aumentano entrambi i flussi
Aumentano sia le importazioni che le esportazioni. Cresce il saldo commerciale
A settembre 2013, rispetto al mese precedente, aumentano sia l’export (+0,6%) che l’import (+1,9%). E’ questa la fotografia dall’Istat in tema di interscambio commerciale dell’Italia. La crescita congiunturale delle esportazioni è sostenuta dai paesi dell’area extra Ue (+1,3%), mentre l’import è trainato dagli acquisti dai paesi Ue (+3,3%). L’incremento congiunturale dell’export risulta particolarmente accentuato per i prodotti energetici (+11,4%), al netto dei quali la crescita delle esportazioni è lievemente positiva (+0,2%). Guardando all’import, si attestano in forte espansione i beni di consumo durevoli (+6,3%) e non durevoli (+4,8%).
Nel terzo trimestre 2013, rispetto al trimestre precedente, le importazioni risultano in crescita (+1,9%), mentre le esportazioni rimangono stazionarie. Quest’ultimo risultato è, a sua volta, la sintesi di un aumento verso i paesi dell’area Ue (+1,4%) e di una flessione verso i paesi dell’area extra Ue (-1,6%). Rispetto allo stesso mese del 2012, viene rilevato un aumento dell’export (+2,0%), sostenuto dalla crescita dei volumi (+2,2%), mentre la lieve flessione dell’import (-0,1%) è, a sua volta, la sintesi di una dinamica opposta dei volumi (+3,8%) e dei valori medi unitari (-3,8%). Nei primi tre trimestri di quest’anno, si rileva una contenuta flessione tendenziale dell’export (-0,3%) e una marcata riduzione dell’import (-6,1%).
A settembre 2013, il saldo commerciale è pari a +794 milioni, in aumento su settembre 2012 (+131 milioni). Al netto dell’energia, l’attivo è pari a 4,9 miliardi. Nei primi nove mesi dell’anno, l’avanzo commerciale raggiunge i 19,6 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, è pari a +60,8 miliardi. Sempre a settembre, l’aumento tendenziale dell’export è particolarmente accentuato verso la Cina (+18,8%) e i paesi Mercosur (+17,0%). Le vendite di autoveicoli (+15,5%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+9,7%) si attestano in forte espansione. Le importazioni dai paesi Opec (-34,8%) e dalla Russia (-15,4%) e gli acquisti di petrolio greggio (-27,1%) e di prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (esclusi petrolio e gas) (-19,1%) risultano, invece, in marcata contrazione.