Bolzano, gadget erotici a spese del consiglio provinciale
L’indagine della guardia di finanza sarebbe partita da una “soffiata” interna all’amministrazione. Nella bufera il partito della destra tirolese che si difende “Mai sperperato soldi pubblici”
La cifra non è enorme. 64,92 euro sono una goccia nell’oceano delle spese pazze che i partiti caricano sulla colletività. Ma uno scontrino per un vibratore e due gadget erotici non si era ancora visto, a maggior ragione se questa volta ad essere protagonista è il consiglio provinciale di Bolzano.
Dopo il caso delle “pensioni d’oro” a riportare quest’altra indagine è il Corriere dell’Alto Adige.
La Guardia di Finanza della città altoatesina lo ha scoperto nell’ambito delle rendicontazioni dei gruppi consiliari. La spesa sarebbe stata fatta dal partito sudtirolese Freiheitlichen, fresco partner della Lega Nord alle prossime elezioni europee. «Dobbiamo verificare, se fosse così non sarebbe corretto» ha detto all’ agenzia Ansa il capogruppo del partito Pius Leitner.
Una nota apparsa oggi sul sito del Freiheitlichen smentisce il tutto: “ La Gdf ha preso i documenti per conto della procura e noi siamo a disposizione di ulteriori chiarimenti. Il partito non ha mai usato fondi pubblici illegalmente”.
Il caso fa parte di un’indagine più ampia verso tutti i gruppi consiliari iniziata a inizio anno e condotta dai sostituti procuratore Giancarlo Bramante e Igor Secco che hanno sequestrato i bilanci.