Pubblicato: Dom, 15 Giu , 2025

Nasce, “CUCINA 100 PASSI” il mangiare solidale

Il loro motto? Mangiare bene facendo del bene.

Il 30 maggio, nell’ambito di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025, in presenza della stampa nazionale e delle autorità, è stato presentato a Palermo nella sede di Radio 100 passi il progetto socio occupazionale e d’inserimento Cucina 100 passi.

Tra gli intenti l’iniziativa si prefigge anche di avviare un’attività di ristorazione per:

– creare posti di lavoro per persone in difficoltà;

– favorire l’integrazione di ragazzi disabili;

– valorizzare i prodotti siciliani e le ricette della tradizione;

– muovere l’economia sana collaborando con aziende: confiscate alle mafie, del biologico, della ristorazione, del turismo, di prodotti eco-solidali;

– mettere insieme associazioni, volontariato, istituzioni sensibili, mondo della cultura

per far nascere a Palermo un luogo dove mangiare bene facendo del bene.

     Per dare vita a quello che Danilo Sulis, l’amico di Peppino Impastato che ha proseguito i suoi passi con Rete 100 passi e ideatore dell’iniziativa definisce, un sogno: la capofila nascente, Cooperativa Sociale 100 passi solidale, Rete 100 passi aps, l’Associazione Nazionale Volontariato e Comunicazione Solidale odv, collaborate dall’Istituto Alberghiero Piazza di Palermo che ha inviato i suoi alunni disabili e fornito la collaborazione dei loro insegnanti di sostegno, e le associazioni, Progetto Itaca, Punto di partenza, MeravigliosaMente.

     Se pur in altre parti d’Italia esistano già esperienze simili, cucina 100 passi ha una sua peculiarietà. La storia antimafia di Rete 100 passi è lunga cinquant’anni e cucina 100 passi è l’occasione per unire solidarietà e legalità. Infatti, il menù, prevalentemente con piatti vegetariani della cucina tradizionale siciliana, reperirà i prodotti nei terreni confiscati alla mafia e comunque da aziende etiche.

  

Contemporaneamente all’attività di ristorazione con la trasmissione “diversamente” stiamo dando voce a chi non ha visibilità, facendo conoscere storie sconosciute di ragazzi e famiglie che già sul nascere ci stanno emozionando, perché partiti con l’essere noi a fare qualcosa per loro, abbiamo scoperto come ognuno, con la propria empatia, naturalezza e ingenuità da a noi, conquistandoci.

     Finita la fase di formazione l’iniziativa proseguirà ospite di alcune attività di ristorazione, alcune anche in beni confiscati. Ma il passo successivo dovrà essere dare autonomia e continuità all’attività per assumere i partecipanti, perché inclusione significa valorizzazione delle differenze facendo della diversità, normalità.

     Una delle motivazioni del progetto è portare l’iniziativa tra la gente, per superare i pregiudizi facendo conoscere le abilità dei ragazzi. Per questo necessità l’acquisto di un FOOD TRACK.

Le associazioni promotrici senza fini di lucro stornando quote associative e donazioni stanno come possono contribuendo alla nascita dell’iniziativa e all’acquisto di alcune attrezzature necessarie. 

Per questo verrà lanciata la raccolta fondi un food truck per cucina 100 passi

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