Scuola, caos stipendi
Il governo taglia retroattivamente gli scatti di anzianità
Il dicastero dell’Economia ha chiesto ai docenti italiani di restituire gli scatti stipendiali di anzianità percepiti nel 2013 con una trattenuta di 150 euro mensili in busta paga a partire dal mese gennaio.
Il Ministro Maria Chiara Carrozza si è schierata apertamente con gli insegnanti attraverso un tweet dal suo profilo ufficiale, che ha scatenato la risposta immediata di Saccomanni.
In una nota del ministero dell’Economia infatti si legge che «il recupero delle somme relative agli scatti degli stipendi del personale della scuola è un atto dovuto da parte dell’amministrazione» in virtù del provvedimento che ne ha esteso il blocco per tutto il 2013.
Secche le repliche di tutte le sigle sindacali che minacciano lo sciopero generale.
La Flc-Cgil attraverso una nota sul proprio sito afferma che: «Si sta, dunque, verificando, quello che avevamo paventato da tempo e, cioè, ancora una volta un pesante intervento sui diritti acquisiti dei lavoratori della scuola, che saranno costretti a restituire le somme legittimamente e giustamente percepite. La scuola ha già contribuito pesantemente al risanamento dei conti pubblici, finanziandolo con i tagli di personale (8 miliardi di euro), con il blocco del CCNL, con il taglio del salario e con l’aumento dei carichi di lavoro. E’ necessario che la buona politica batta un colpo e investa nella scuola a partire dall’innalzamento degli stipendi dei lavoratori della scuola italiani, che risultano tra i più bassi d’Europa».
Dure anche le repliche di Renzi e di vari esponenti politici che hanno richiamato l’attenzione del governo letta. Il neo segretario del PD ha affermato: «A me non interessa il rimpasto, ma se il ministero dell’Economia richiede indietro 150 euro agli insegnanti io mi arrabbio» – e ancora- «Non stiamo su ‘Scherzi a parte’. Non puoi dare dei soldi e poi chiederli indietro».