Pubblicato: mar, 19 Nov , 2013

Roma sigla il primo protocollo d’intesa antimafie

I presidenti dei quindici Municipi cittadini, su iniziativa dell’associazione daSud, si sono impegnati a fare fronte comune per contrastare gli affari delle organizzazioni criminali.

 

da sud 2A Roma è stato siglato il protocollo d’intesa “Municipi senza mafie”, il primo nel suo genere. I quindici mini sindaci dei Municipi capitolini si sono impegnati a fare fronte comune per contrastare concretamente gli affari delle organizzazioni criminali sul territorio cittadino.

L’iniziativa è stata promossa dall’associazione antimafia daSud, presieduta da Danilo Chirico e che ha sede nel quartiere romano del Pigneto (in via Gentile da Mogliano 168-170). L’associazione è nata nel 2005 su impulso di un gruppo di persone, emigrate dalle regioni meridionali, che hanno elaborato idee innovative per il Mezzogiorno e hanno dato vita a iniziative di resistenza civile rispetto alla ‘ndrangheta, alla camorra, alla mafia e alla sacra corona unita.

La presenza di organizzazioni criminali nella Capitale è, purtroppo tangibile. Lo dicono i dati del rapporto “Roma, città di mafie”, redatto da daSud, lo hanno sottolineato le riflessioni dei presidenti dei Municipi, che hanno sottoscritto il protocollo. Più che uccidere, a Roma, le mafie investono. Particolarmente radicata è la criminalità economica. Alle organizzazioni mafiose tradizionali, si affiancano quelle autoctone.  E’ evidente che non si possa parlare più di sole infiltrazioni.

L’associazione antimafia daSud ha individuato, allora, cinque temi, sottoscritti dai mini sindaci, ai quali dedicarsi concretamente per il futuro della Città Eterna: la gestione degli appalti pubblici, le strategie contro la corruzione, il contrasto al gioco d’azzardo, la valorizzazione dei beni confiscati, la formazione e la cultura.  Tra gli impegni assunti dai presidenti dei Municipi, quindi, c’è l’obbligo di rivolgere la richiesta di informazioni antimafia al Prefetto per le imprese coinvolte in appalti superiori a 150mila euro; di mappare i beni immobili confiscati sul territorio per garantire la massima trasparenza sul riutilizzo esclusivamente a fini sociali; di promuovere l’approvazione almeno una volta all’anno di una delibera antimafia, per la giustizia sociale o per la sicurezza.

“Municipi Senza Mafie”, ha spiegato il presidente Chirico, mira a diventare una sperimentazione, un modello di collaborazione tra le istituzioni – quelle locali e quelle nazionali – e le realtà sociali e territoriali, per mettere in pratica azioni concrete di prevenzione e contrasto del radicamento mafioso.

L’associazione daSud affiancherà le amministrazioni locali offrendo il supporto necessario a realizzare gli obiettivi del protocollo e a costruire, insieme, una Roma senza mafia.

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