Pubblicato: gio, 23 Gen , 2014

Residenze temporanee per Rom a Torino

Durerà un anno il progetto che prevede la demolizione delle baracche e il trasferimento dei nomadi, in aree camping o in social housing con permanenza temporanea che prevede il pagamento di un affitto minimo

romE’ iniziato ufficialmente lo sgombero del campo nomadi abusivo in lungo Stura Lazio a Torino. Negli ultimi giorni associazioni, Croce Rossa e forze dell’ordine hanno provveduto all’allontanamento delle prime trenta persone. Si tratta di cinque famiglie che hanno trovato riparo presso un social housing privato di corso Vigevano. All’interno della struttura residenziale i nomadi potranno restare per un periodo che non dovrà essere superiore ai due anni. Nei prossimi mesi toccherà poi agli altri 770 rom, questo secondo il censimento operato la scorsa estate dalla polizia municipale.

Durerà un anno il progetto che prevede la demolizione delle baracche e il trasferimento dei nomadi, in aree camping o in social housing con permanenza temporanea. Tutte le famiglie che accettano di entrare in percorsi di accompagnamento e inclusione devono firmare un patto con cui si impegnano a mandare a scuola i propri figli, seguire corsi di italiano e prestare attenzione alle cure sanitarie per tutta la famiglia. Le famiglie meritevoli e che all’interno hanno una o più persone che lavorano verranno spostate presso residenze temporanee dove verrà chiesto il pagamento di un minimo d’affitto oltre alle spese per le utenze. Praticamente quello che sta succedendo in questi giorni in corso Vigevano.

Per gli altri ci saranno diverse possibilità: dal rimpatrio volontario, all’allontanamento immediato per chi non ha titolo, passando per la possibilità di trasferirsi nel campo autorizzato di via Germagnano o nell’area di transito di corso Tazzoli. E poi ci sono le opzioni ancora da vagliare, come l’individuazione di aree camping o cascine in cui insediare parte dei rom, solo se verranno trovate piazzole libere. E in questi mesi di lavori si cercherà anche di impedire ad estranei di accedere alle aree appena liberate.I soldi per l’abbattimento delle baracche, 5 milioni, arrivano da fondi europei.

Il capogruppo della Lega Nord in Comune, Fabrizio Ricca, esprime il proprio disappunto sul trasferimento di alcune famiglie rom in case: «Mentre i nostri concittadini sono in coda per pagare la mini-Imu, agli zingari che stanno lasciando il campo abusivo di Lungo Stura Lazio vengono assegnate dal Comune, per fortuna solo temporaneamente, case popolari. La giunta guidata da Fassino continua ad usare due pesi e due misure e a farne le spese sono sempre i Torinesi onesti che lavorano per poter pagare le tasse».

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