Pubblicato: dom, 30 Mar , 2014

Il teatro Massimo si è spento ieri per aderire ad Earth hour 2014

Grande partecipazione anche a Palermo per un’ora al buio. La più grande mobilitazione mondiale del Wwf che torna puntuale ogni anno. La facciata del teatro lirico più grande d’Italia è stata spenta dalle 20.30 spenta alle 21.30, per dire no alla febbre del pianeta. Mentre il buio lo avvolgeva, i volontari e i cittadini hanno acceso delle candele per illuminare piazza Massimo, formando il logo dell’iniziativa: 60+. Artisti, clown, ballerini e cantanti hanno animato l’ora.A volte per lanciare un messaggio importante c’è bisogno di gesti simbolici ma concreti e visibili. Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, l’ora senza elettricità si è diffusa come un virus in ogni angolo del Pianeta. Da allora una volta all’anno piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, vengono spenti per manifestare insieme contro gli sprechi di energia. Per 60 minuti quindi il mondo intero si è ritrovato nello stesso momento a spegnere le luci nel segno di un cambio di direzione. Le future generazioni, seppur difficili da inquadrare come soggetto giuridico, non devono ritrovarsi a fare i conti con i rischi del cambiamento climatico che stiamo procurando. “Ci auguriamo che l’adesione da parte del Comune di Palermo, – afferma Pietro Ciulla, presidente del WWF Palermo – possa essere l’occasione per concretizzare politiche ed azioni volte a combattere il riscaldamento globale. I settori d’intervento sono molti ed il contributo degli enti locali è fondamentale: dall’efficienza energetica ai trasporti, dal risparmio e sostenibilità nella costruzione degli edifici ad una più corretta gestione dei rifiuti.”Le emissioni globali e la lentezza delle decisioni della politica producono i loro effetti allarmanti:siccità, alluvioni e fenomeni meteorologici anomali. Non c’è nessun dibattito in corso tra gli scienziati; gli scettici costituiscono una piccola percentuale. Gli stati dovrebbero solo dare attuazione al principio di precauzione e prendere seri impegni per un’inversione di tendenza.

E Mentre i governi proseguono lentamente in questa sfida noi tutti dobbiamo mobilitarci poiché siamo tutti parte dello stesso problema e contemporaneamente della soluzione.

Gli strumenti ci sono – prosegue Ciulla – poiché il Comune prevede di spendere entro il 2020 circa 107 milioni di euro per mettere in pratica il Paes, Piano d’azione per l’energia sostenibile, approvato dalla giunta. Se a questi si sommano gli importi previsti per le tre grandi opere infrastrutturali per la mobilità, ovvero anello ferroviario, tram e passante ferroviario, si raggiunge la cifra di oltre un miliardo di euro di investimenti, destinati a ridurre di circa il 21 per cento le emissioni di gas inquinanti nella nostra città, migliorandone l’efficienza energetica ed offrendo nuovi servizi ai cittadini. Il settore maggiormente inquinante – conclude – resta quello dei trasporti, con il 59,99 per cento dei consumi e il 50,86 per cento delle emissioni di gas serra per i trasporti pubblici e privati,per questo occorre procedere con provvedimenti celeri ed efficaci”. Loro hanno dimostrato da che parte stanno, vedremo se le prossime conferenze sul clima si concluderanno con i soliti rinvii.

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