Heartbleed, il bug che mette a rischio i database dei colossi Internet
Colpito il sistema OpenSSL, il software più utilizzato per criptare le informazioni contenute dai server di tutto il mondo
La Rete è stata colpita al cuore. Sanguina.La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori finlandesi, che lavora per la Codenomicon, una società di sicurezza di Saratoga, in California, ed è stata confermata da due esperti di Google.
Un bug, una falla, mette a rischio milioni di siti internet in tutto il mondo. Compresi quelli dei giganti del web.Il nome del baco è Heartbleed, che tradotto significa appunto cuore che sanguina. Il bug potrebbe aver causato la più grande fuga di informazioni private a discapito degli utenti, le cui e-mail, i dettagli dei conti correnti bancari o delle carte di credito potrebbero essere state violate dai pirati informatici. Gli hacker potrebbero approfittarne e rimanere impuniti: non lasciano alcuna traccia digitale dietro di sé.
E’ stato colpito il sistema OpenSSL, il software più diffuso per criptare le informazioni contenute dai due terzi dei server di tutto il mondo. E’ stato aperto il lucchetto, individuabile dalla sigla https contenuta nella stringa dei motori ricerca, che garantisce la protezione delle informazioni più sensibili di chiunque navighi in Rete.
Gli utenti Internet coinvolti potrebbero dover cambiare le loro password, mentre la falla potrebbe costringere i siti web a cambiare le chiavi virtuali usate per criptare i messaggi e i dati scambiati tra i siti e i loro utenti o clienti.
I siti che sarebbero risultati più vulnerabili sono soprattutto Yahoo! e il suo social media Tumblr, Flickr e Oculus. Ma, in passato, potrebbero essere stati affetti dal baco tutti i colossi della rete: da Facebook a Google, da Wikipedia ad Amazon, da Twitter ad Apple fino a Microsoft.