Pubblicato: lun, 13 Mar , 2017

Fine Vita: a Montecitorio si vota da oggi sulla dignità della morte e le cure palliative

La libertà di cura e la dignità del morire oggi al voto in aula alla Camera dei deputati. Il testo sostenuto dal centro sinistra e dal Movimento 5 stelle non deve più essere rinviato. Lo chiede una petizione promossa da centinaia di medici e pazienti. Ma in aula solo 20 deputati.

 

      Arriva oggi in aula, alla Camera dei deputati il testo unificato dal titolo “ Consenso informato e dichiarazioni anticipate sul fine vita”, di fatto una proposta per la civiltà del Paese, che mette nero su bianco i diritti dei cittadini nella relazione di cura. Sottolineato il rapporto medico paziente, eliminate così le conflittualità possibili, grazie alla chiarezza sulla libertà di decidere se accettare o meno sia le informazioni sulla propria malattia sia le cure, ma nella legalità e nella trasparenza.  Dopo un lungo e tenace lavoro nella Commissione Affari sociali della Camera, presieduta da Mario Marazziti, undici sedute e centinaia di emendamenti votati, sventando l’iniziale ostruzionismo, oggi toccherà alla relatrice Donata Lenzi, presentare il testo unificato al voto, in aula. Una petizione, proposta da un centinaio di medici , responsabili di numerosi ospedali pubblici in tutta Italia, http://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT81981 è diventata pubblica in rete all’indirizzo ed ha raccolto in poche ore oltre 2700 firme. L’appello, ricorda l’urgenza di fare presto, per dare l’opportunità a tutti i cittadini ed  ai medici di rispettare la volontà del paziente. Nel testo unificato si enfatizza come il consenso informato non sia solo un passaggio formale e burocratizzato, quanto uno spazio, anche temporale di relazione e di vera e propria cura del paziente. Il testo, inoltre, anche qualora il paziente, informato della malattia, voglia decidere di non sottoporsi ad ulteriori cure, inclusa l’idratazione e la nutrizione artificiali,  non sarebbe comunque abbandonato, ma garantito nelle cure per lenire il dolore e l’accompagnamento dignitoso alla morte.

 Innovativo l’articolo 4 della proposta di legge, poiché, come ha sottolineato il presidente  della Commissione Affari Sociali, Mario Marazziti, introduce  già, nella pianificazione delle cure con malattia degenerativa o croniche,  le volontà del malato, che in qualunque momento possono essere modificate. Anche per il minorenne viene sottolineata l’importanza dell’ascolto delle sue volontà, nonostante che giuridicamente  la responsabilità legale sia in capo al genitore o ad un tutore.  Il rispetto delle volontà del paziente sono così rilevanti che sono ammesse , per chi non potesse esprimersi in altro modo, non solo dichiarazioni scritte, ma anche strumenti digitali o vocali o elettronici. Le dichiarazioni anticipate e l’indicazione di un fiduciario devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata con sottoscrizione autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale o da un medico dipendente del servizio sanitario nazionale. La revoca, in caso di urgenze, può avvenire anche davanti  a due testimoni. La legge imporrà, entro 60 giorni al Ministero della Salute, alle regioni ed alle aziende sanitarie di dare pubblicità alla norma.  Ora si giocherà, in aula, la questione del conflitto tra i poteri dei partiti del centro destra, ma da Forza Italia, alcuni deputati potrebbero dare il voto al testo, mentre i cittadini attendono che siano fatte le loro volontà.

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