Pubblicato: lun, 27 Apr , 2015

EXPOrtiamo la mafia.

“Panormvus Street Food Festival”. Banconisti con cappellini che inneggiano alla mafia ed ovazioni per Nino u’ ballerino denunziato per furto.                         È l’immagine che Palermo intende portare all’Expo?

Potremmo cominciare criticando la location scelta, visto che il fumo delle “stigghiole” davanti ai monumenti non ci è parsa la migliore ubicazione, ma per una città sommersa dall’immondizia questa sarebbe solo una sottigliezza.

Non essendo questo un articolo di cronaca sull’evento scegliamo di utilizzarlo per soffermarci su fenomeni che sempre più passano per “normali” nel sentire comune e purtroppo anche per le amministrazioni pubbliche che dovrebbero invece essere le più attente a tutelare l’immagine della città.

In Sicilia chi non rispetta le regole è considerato un furbo ed in alcuni casi questi viene guardato con ammirazione. Finisce così che chi si è macchiato di un reato, come Nino u’ ballerino, possa tranquillamente ricevere l’oscar offerto dalla Confederazione Italiana esercenti Commerciali, e possa rappresentare Palermo all’Expo.

E’ altrettanto normale che i turisti che arrivano a Palermo con le navi da crociera uscendo dal porto percorrano la via Amari avendo come prima presentazione vetrine con le statuette del “mafiuseddu”, magliette e coppole con l’effige del padrino e la scritta “mafia”, felpe con la scritta “Cosa nostra” o “Baciamo le mani”, per finire con “Mafia made in Italy”.

Ironia della sorte proprio all’inizio della via c’è il palazzo della Camera di Commercio tristemente alle cronache recenti per la vicenda Helg.

banconisti-padrinoAppare quindi altrettanto irrilevante se in uno degli stand del “Panormvus Street Food Festival” a servire i dolci ci fossero banconisti con le coppole con il padrino, massimo testimonial nel mondo dell’immagine della Sicilia, ovviamente mafiosa.

Distrazione? Superficialità? Non abbiamo mai dubitato sull’impegno antimafia del Sindaco così come dell’assessore alla produttività che ha parlato dell’evento con toni trionfalistici, ma è arrivato il momento di smetterla con l’impegno di facciata della politica e delle associazioni di categoria che invitiamo a maggiore selezione ed attenzione.

Come spieghiamo durante la nostra attività ai bambini delle scuole elementari la cultura della legalità nasce dalle piccole cose, loro comprendono……

D.S.

Di

- Danilo Sulis, oggi presidente di rete 100 passi, è l'amico di Peppino Impastato che ha fatto proseguire il cammino di Radio Aut con la nuova Radio 100 passi. Pioniere dell'informazione libera ed indipendente è stato anche docente in corsi di "Formazione professionale continua per giornalisti" presso il "centro di documentazione giornalistica" di Roma.

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