Pubblicato: gio, 26 Dic , 2013

Dietrofront del governo, salta il decreto ‘salva Roma’

La decisione di ritirare il decreto dopo un incontro tra Letta e Napolitano dopo le polemiche sugli innumerevoli emendamenti allegati. Per i conti del comune è tutto rinviato al decreto “milleproroghe”. Esultano Lega Nord e M5S

 

Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano

Dietrofront Presidenziale. Il governo ha deciso di ritirare il decreto “salva Roma” allegato alla finanziaria di fine anno. Fondamentale è stato in tal senso il colloquio avuto prima di Natale tra il Presidente Napolitano ed il premier Enrico Letta dove il Capo dello Stato ha espresso tutte le sue perplessità verso un decreto che, a forza di emendamenti, non era più esclusivamente dedicato ad aiutare le disastrate casse del comune capitolino.

Sin dalla sua nascita il decreto “salva Roma” aveva creato forti polemiche all’interno delle forze politiche per via di alcune norme non proprio trasparenti. Il primo a saltare all’occhio è stato l’emendamento che favoriva le slot machines, poi vennero tutti quei provvedimenti di spesa che non riguardavano affatto il comune romano, bensì elargivano milioni a pioggia in tutto il Paese, fino ai decreti sugli affitti d’oro. Movimento 5 Stelle e Lega Nord, che avevano inserito nella legge di stabilità un emendamento che permetteva di recedere dal contratto di affitto entro trenta giorni, avevano visto annullare gli effetti del loro lavoro da un emendamento inserito all’interno del “salva Roma”.

Quindi tutto da rifare per il governo che per passare le forche caudine del passaggio alla Camera lo scorso lunedì aveva blindato il “salva Roma” con il voto di fiducia. Il decreto che doveva essere convertito in legge entro il 30 dicembre con l’approvazione del Senato, per volontà dell’esecutivo non verrà calendarizzato a Palazzo Madama in teoria in programma per giorno 27

Ma i problemi finanziari di Roma verranno risolti comunque il 27 dicembre, quando verrà approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “milleproroghe”, il consueto provvedimento eccezionale governativo di fine anno volto a risolvere o a prorogare disposizioni urgenti.

All’interno verrà inserito anche un emendamento per correggere la norma sugli “affitti d’oro”.

Con la soppressione del “salva Roma” sono in tanti a cantar vittoria. A partire da Stefania Giannini, segretario di Scelta Civica : «Apprendiamo con soddisfazione della decisione del governo di rinunciare alla conversione del decreto salva Roma» al governatore della regione Lombradia, il leghista Maroni: «Il Governo costretto a ritirare il decreto ‘salva Romà: vittoria della Lega, regalo di Natale per i sindaci onesti». Esulta anche Carlo Sibilia, portavoce del M5S alla Camera « Ultima vittoria sotto l’albero del M5S a poche ore dal Natale». Più velenoso il commento del capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta Dopo l’ignobile figura fatta sulla legge di stabilità e quella, altrettanto ignobile, sugli affitti d’oro, adesso, rossi di vergogna per le critiche ricevute relativamente alle marchette del decreto cosiddetto ‘Salva Romà, ripetiamo rossi di vergogna, fanno saltare il decreto stesso con un grottesco contrordine compagni».

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