Pubblicato: ven, 24 Ago , 2018

Diciotti: una vicenda vergognosa

Aperto dalla Procura di Agrigento un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di gravi reati

 

Sulla vergognosa vicenda della Diciotti, Salvini minaccia la crisi, ventila le sue dimissioni. E io ritengo che le sue dimissioni sarebbero un bene per il Paese, anche a costo di una crisi. Afferma l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Il ministro degli Interni non è al di sopra della legge, non guida il Governo, non comanda la Guardia Costiera, non decide la grazia ai bambini e la condanna agli adulti”. Il giurista Giovanni Maria Flick, già ministro della Giustizia, ha fatto notare che: “limitare la libertà significa violare la Costituzione”, e dunque la violazione d’essa, da Salvini che su d’essa ha giurato, configurerebbe eversione del nostro sistema costituzionale e dunque meriterebbe il carcere.

Salvini si è arrogato di poteri che non gli competono, ma i ministri le cui competenze sono state invase e  il presidente del Consiglio che fanno? Soprattutto il presidente del Consiglio è informato di quale sia il suo ruolo?  Che cos’è, dunque, quello che ci governa? Ecco perché le dimissioni di Salvini sarebbero auspicabili. Ma so che chi dovrebbe accettarle non si assumerà la responsabilità di una crisi; e d’altra parte so che le minacce di Salvini sono solo pantomima: su cosa poi potrebbe sfogare la sua inadeguatezza se non avesse più i migranti?

Sulla Diciotti, nave italiana della Guardia Costiera che ha compiuto il proprio dovere di salvare vite in pericolo sul mare, Salvini da 7 giorni costringe a bordo 177 esseri umani, e anche i militari italiani restano nella nave. Le istituzioni italiane sono sottoposte a una crisi dalle dimensioni europee, l’immagine del Paese soffre a causa di una vicenda che suscita, anzi accresce su di noi italiani il disprezzo internazionale. E il capo della Lega lo fa senza uno straccio di motivazione valida, sostiene che gli occupanti della nave sono “tutti immigrati illegali”: allora vuol dire che Salvini li conosce tutti, uno per uno, personalmente. Ci sta; dato che il soggetto è lo stesso che affermò, per i 10 vaccini, che 5 erano buoni e 5 erano cattivi. Come caspita faceva a saperlo? L’unica spiegazione era che li avesse testati lui in persona.

Il soggetto è sempre quello che va nelle regioni di origine delle mafie e parla di migranti; alla fine se ne esce con “la mafia mi fa schifo”, come se un ministro degli Interni lo si ascoltasse per conoscerne i gusti e non per essere informato di come lo Stato che rappresenta intende combattere il male di gran lunga maggiore del nostro Paese. Allora fa sapere che prima ha da risolvere il problema dei migranti e quindi si occuperà di mafia: come se un medico dicesse che prima occorre intervenire urgentemente sull’alito cattivo e poi, quando resterà tempo, si affronterà il cancro.

Intanto la Procura di Agrigento apre un fascicolo contro ignoti. Le ipotesi di reato sono: il sequestro di persona, art. 605 del Codice Penale, che prevede pene da 6 mesi a 8 anni di reclusione; il trattenimento illecito, dato che è stato impedito ai migranti di esercitare il proprio diritto, riconosciuto dalle leggi nazionali e comunitarie, di chiedere asilo; l’arresto illegale, dato che la limitazione della libertà personale necessita di una convalida, entro 48 ore, da parte dell’autorità giudiziaria, mentre gli uomini della Diciotti, migranti e italiani, vi sono trattenuti da ormai 7 giorni. Ma pure questo, temo, si rivelerà un semplice gesto. Il reo, se c’è, è uno solo e ben noto, ma non credo ci sarà l’agio di trasformare l’indagine contro ignoti in incriminazione verso chi avrebbe violato, e da una carica così alta e strategica contro il crimine, il diritto dello Stato italiano.

Fulvio Turtulici

 

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