Pubblicato: dom, 2 Mar , 2014

Accelera l’iter per l’Interporto di Termini

Comunicato l’avvicinamento ai lavori di costruzione del polo Intermodale più grande della Sicilia occidentale

interporto-termini-imerese-atto-aggiuntivo-inizio-lavoriIl presidente Rosario Crocetta ha annunciato ieri, con una nota, il secondo atto aggiuntivo nella costruzione dell’Interporto di Termini Imerese, una struttura strategica che coniugherà insieme sistema ferrato, autostrada e porto, un percorso intermodale fondamentale per il trasporto delle merci e l’interscambio mare-terra e per abbattere le distanze da coprire quindi con il trasporto su gomma, in nave, su rotaia. Automaticamente un impulso alle attività economico-commerciali non solo del polo industriale ma di tutto il circuito regionale.

Il progetto, nella testa di molti organi nazionali e sovranazionali da diversi anni, prende finalmente forma nell’agosto scorso con la pronuncia della Commissione europea sulla compatibilità della quota europea dei finanziamenti con la normativa in materia di aiuti di Stato. L’immediata attribuzione della gara d’appalto nel settembre 2013, vinta da un gruppo di imprese guidato dalla catanese Tecnis Spa di cui fanno parte Cogip Spa, Sintec Spa e Notarimpresa Spa, prevedeva per Giugno 2014 l’inizio dei lavori cofinanziati per 78.090.000 di euro, 49 milioni provenienti dall’ultima fase del Piano di Azione per la Coesione (lo strumento del ministero dell’Economia di riprogrammazione dei programmi cofinanziati con l’Ue), 14,5 milioni disposti su un fondo regionale e il resto da partecipazione privata, e che saranno diretti e gestiti dalla società Interporti siciliani. Qualcosa come 50 milioni per le spese di realizzazione, il resto per espropri, spese tecniche, di attrezzature e imprevisti.

In anticipo di circa, si legge nella nota, cinque, sei mesi, si potrà approfittare delle agevolazioni della legge obiettivo del 2001 e successive modificazioni, che prevedono ad esempio che la valutazione di impatto ambientale si effettui soltanto sul progetto preliminare e non su quello definitivo, con notevole riduzione dei tempi. Manca solo la firma fra la società aggiudicatrice dei lavori e la Interporti siciliani SPA per l’avvio dei 18 mesi di costruzione, di quella che sarà una delle infrastrutture più estese del sud-Italia, compresa in circa 30 ettari fra il porto della città di Termini e il fiume Imera. L’opera pensata per la prima volta con la l.240/1990 porta comunque un ritardo decennale, dato l’impoverimento degli investimenti industriali nella zona, con la chiusura dello stabilimento FIAT di Termini, come prevederebbero le affermazioni su questo rischio rilasciate nel settembre scorso, a Repubblica, da Salvatore Burrafato: «Senza un adeguato progetto della Regione per la gestione logistica del trasporto merci – dice il sindaco di Termini- sarà un’opera quasi inutile, che rischia di restare sottoutilizzata e diventare l’ennesimo spreco di fondi pubblici. Adesso tocca al governo Crocetta pensare a un piano che concentri gli arrivi, le partenze e lo stoccaggio delle merci nel polo di Termini. Si potrebbe creare una nuova economia in un territorio che sta morendo».

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