Pubblicato: dom, 4 Dic , 2016

Modifica costituzionale: questo lo sapevi?

Modifica costituzionale dell’art. 78 sullo “stato di guerra”

Sono le ore 23 si chiudono i seggi e sperando che gli animi si siano placati e che sia subentrata maggiore obiettività di giudizio vorremmo invitare vinti e vincitori, che ancora non conosciamo, a qualche riflessione stimolataci anche dal Tavolo della pace di qualche giorno fa’.

Articolo 78.

Il testo attuale così recita:

Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari“.

Il testo della riforma modifica questo quadro recitando:

La Camera dei deputati delibera a maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari”.

E’ preoccupante, che la prevista maggioranza assoluta sia di fatto già assicurata dalla legge elettorale approvata per l’elezione della Camera dei Deputati, grazie al premio di maggioranza dato ad un solo partito che può essere una ridotta minoranza del Paese.

In questo modo la dichiarazione di guerra diviene affare esclusivo del partito di maggioranza relativa che nel futuro non possiamo certo sapere quale sarà.

grandeguerra-italiaManca quindi un contrappeso a tale potere che avrebbe potuto essere introdotto, ad esempio con l’ottenimento di una maggioranza qualificata (ad esempio 2/3 dei componenti di Camera e Senato) come nel successivo art. 79 sull’amnistia che è rimasto invariato. La formulazione originale dei costituenti era stata pensata come una deroga temporanea ed eccezionale e come strumento ultimo di difesa e non di offesa al principio di ripudio della guerra sancito dall’art. 11 della carta costituzionale, più volte disatteso.

Qualcuno diceva: “la domanda sorge spontanea”.

     Nei quesiti posti nella scheda elettorale, nello spot pubblicitario e persino nel depliant inviato a casa degli italiani, dove compariva il riferimento alla modifica di questo importante articolo? Come sono stati informati i cittadini su queste mutate condizioni?

Il fronte del Si ha fatto gran dire che le modifiche costituzionali vanno fatte “per il futuro dei nostri figli”, i nostri figli hanno quindi necessità di andare a far la guerra?

Era questa una modifica costituzionale NECESSARIA, per far crescere il paese, l’occupazione a semplificare la politica ed a diminuirne i costi?

Quali sono le motivazioni di una così importante modifica sottaciuta che nulla ha a che vedere con le motivazioni addotte e che riguardano invece la politica estera?

Di

- Danilo Sulis, oggi presidente di rete 100 passi, è l'amico di Peppino Impastato che ha fatto proseguire il cammino di Radio Aut con la nuova Radio 100 passi. Pioniere dell'informazione libera ed indipendente è stato anche docente in corsi di "Formazione professionale continua per giornalisti" presso il "centro di documentazione giornalistica" di Roma.

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