Pubblicato: ven, 4 Apr , 2014

Martin Luther King, una vita per i diritti civili

Ricorre oggi la morte di Martin Luther King, passato alla storia per il suo impegno per il riconoscimento dei diritti civili alla popolazione afroamericana
Martin Luther King

Martin Luther King

Storico, e incredibilmente attuale, è l’incipit di un celebre discorso contro le disuguaglianze razziali, I have a dream, formulato da uno dei più grandi uomini che la società possa ricordare, Martin Luther King. Tutti sappiamo di chi si tratta e per cosa si è duramente battuto, ma il percorso fatto dal celebre pastore non è noto a tutti, e conoscerne la vita è fondamentale per cogliere pienamente l’entità di tale figura, scomparsa esattamente 46 anni fa.

Nato e cresciuto in una famiglia borghese di credo battista con forti influenze luterane (da qui il secondo nome, acquisito all’età di sette anni per volere del padre), il giovane Martin ebbe una formazione eccellente, non privandosi di alcuna possibilità di apprendere e scoprendo un particolare interesse per il giornalismo e l’attivismo. Nonostante il ragazzo fosse identico in tutto e per tutto ai suoi coetanei bianchi, Martin Luther King si accorse presto delle differenze che la società riservava ai neri come lui, cosa di cui ebbe conferma in occasione di un episodio che lo avrebbe segnato indelebilmente: di ritorno da una gara di grammatica, la scolaresca di Martin venne costretta ad affrontare un viaggio di 140km stando in piedi su un bus, perché i posti a sedere erano riservati ai bianchi.

L’accaduto non può che rievocare alle nostre menti il celebre caso di Rosa Parks, avvenuto dieci anni dopo, che ha visto nuovamente protagonista King, anche se in un ruolo differente. Lo storico ”no” della Parks, infatti, ebbe luogo a Montgomery, in Alabama, dove Martin Luther King ricopriva la carica di pastore battista congiuntamente alla militanza nel Naacp, l’Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore. Il neo-pastore Martin dedicò anima e corpo alla causa di Rosa Parks, promuovendo persino uno sciopero dei mezzi pubblici di tutta la città che ebbe la durata di ben 16 mesi.

Dall’episodio di Montgomery l’ascesa di Martin Luther King come leader della lotta contro il razzismo e le diseguaglianze divenne irrefrenabile. Il pastore si trovò al centro di numerose marce di protesta, scontri e lotte, che dagli anni ’60 sconvolsero tutto il Paese nell’accorata richiesta di maggiori diritti civili per la popolazione nera. La rilevanza di King divenne tale da trovarsi, proprio nel 1960, al cospetto del Presidente Kennedy, al quale ricordò sarcasticamente la posizione contraria del politico ad alcune importanti leggi in favore dei neri d’America.

Nel 1964 venne conferito al pastore King il Premio Nobel per la Pace, in un contesto del tutto caotico e pericoloso, nel pieno delle proteste studentesche e delle repressioni delle forze dell’ordine. Ormai Martin Luther King aveva guadagnato un posto nella storia dell’America e del mondo intero, attraverso le sue parole ed i suoi ideali, era riuscito infatti a scuotere le coscienze persino oltreoceano. Purtroppo la sua figura era tanto acclamata quanto odiata, da anni ormai era in atto una cospirazione ai suoi danni che culminò il 3 aprile del 1968 quando un colpo di fucile lo raggiunse sul terrazzo di un motel di Memphis. Il pastore morì il giorno dopo dopo quasi 24 ore di agonia, mentre la polizia arrestava James Earl Ray, l’assassino.

Anche dopo la sua morte, l’operato di Martin Luther King non si concluse, dimostrando che le idee sono più forti delle persone stesse che le veicolano. Così come il pastore stesso fu ispirato da grandi uomini di pace come Gandhi, egli stesso ha rappresentato una guida per coloro che hanno combattuto in prima linea contro il razzismo, primo su tutti Malcom X. Ad oggi la storia di Martin Luther King viene insegnata nelle scuole, non c’è bambino che non sappia recitare almeno le prime quattro parole del celebre discorso del 1964: la speranza è che si riesca ad attribuire il giusto e consapevole riconoscimento alla figura del pastore King, i cui ideali sono quantomai attuali.

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