Dia, sequestrati beni alla famiglia Rapa per 600 milioni di euro
Apposti i sigilli anche all’emittente siciliana Trm di proprietà dei Rapa
La Dia di Palermo ha sequestrato beni per una cifra stimata in via prudenziale di circa 600 milioni di euro agli eredi eredi di Vincenzo Rappa, imprenditore di Palermo deceduto nel 2009.
Tra i beni sequestrati oltre alla sede di di Trm nota emittente siciliana, una concessionaria di auto di lusso con diverse sedi, gli edifici del T.a.r. e del C.n.r. Se pur deceduto i presunti reati vengono contestati al Vincenzo Rappa e non agli eredi oggetto della misura preventiva, in virtù delle recenti disposizioni inserite nel codice antimafia, che consentono di sequestrare agli eredi, entro il limite massimo di cinque anni dal decesso, i beni oggetti dell’attività illecita.
Al Rappa non viene contestata l’affiliazione diretta, bensì di aver accresciuto il suo patrimonio in maniera illegittima per aver «intrattenuto rapporti con noti esponenti di ‘cosa nostra» che lo avrebbero favorito.
Si ipotizza infatti che l’imprenditore siciliano «abbia fornito alla stessa un concreto e fattivo contributo al suo sviluppo strutturale, ottenendo in cambio considerevoli vantaggi sia nel settore dell’edilizia privata sia in quello degli appalti pubblici»
Le indagini e la giustizia faranno il loro corso, resta l’apprensione per le sorti dei colleghi giornalisti e operatori di Trm, Tgmed e di Radiomed, e delle loro famigli che molto probabilmente non hanno nulla a che vedere con i fatti imputati alla famiglia Rappa.