Renzi al colle per l’incarico tra certezze e perplessità
Per le novità si attende il termine dell’incontro tra Renzi e Napolitano
Matteo Renzi salirà al colle per l’incarico da presidente del consiglio; il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha convocato per le 10.30 di stamattina al palazzo del Quirinale il segretario nazionale del Partito democratico, si legge in una nota. Il faccia a faccia tra Angelino Alfano e il segretario del Pd potrebbe slittare a dopo il conferimento dell’incarico.
Secondo voci ufficiose che circolano negli ambienti vicini a Palazzo Vecchio, Renzi, dopo l’eventuale incarico, sarebbe intenzionato a rientrare a Firenze nel pomeriggio di domani per dare l’addio ufficiale al Municipio, salutando il Consiglio e la Giunta comunale. La domenica di Renzi è iniziata intorno alle 8.30 quando ha lasciato la sua abitazione a Pontassieve, a circa 30 chilometri dal capoluogo. Mezz’ora dopo era già a Firenze e quando Renzi si è visto seguito dai fotografi a iniziato a girare per le strade del centro cercando di seminare i reporter. In seguito ha incontrato Diego Della Valle, il patron di Tod’s e della Fiorentina, con il quale avrebbe parlato anche del nuovo stadio da realizzare in città.
Intanto da dentro il Pd, Pippo Civati torna a rappresentare le perplessità di un gruppo di circa dieci parlamentari sulle scelte che hanno portato il partito a lanciare Renzi verso palazzo Chigi. ”C’è disagio tra qualche parlamentare ma nessun complotto”, dice Civati a Skytg24. ”Però voglio lanciare l’hashtag #matteostaisereno” e anche se dieci parlamentari non voteranno la fiducia non succede nulla, ”puoi sbagliare anche da solo”.
Il Movimento 5 stelle resterà all’opposizione. “Quindi – spiega Gianroberto Casaleggio, in un’intervista a ‘Ballarò’ che andrà in onda questa sera – se il governo viene replicato semplicemente cambiando la testa non cambia nulla”.