Pubblicato: dom, 2 Feb , 2014

Lo Cascio (Pd) sui gazebo: «Regole certe per il bene dei lavoratori»

«Non si può accettare che in una città come Palermo non si sia trovato ancora un punto di incontro e di accordo che vada incontro e tuteli gli interessi dei lavoratori»
Lo Cascio 2

Il consigliere comunale Giovanni Lo Cascio

Un regolamento unico che trovi concordi tutti, ma che soprattutto dia risposte certe a commercianti e lavoratori. Lo chiede a viva voce il consigliere comunale del Pd, Giovanni Lo Cascio, Vicepresidente della V Commissione Attività Culturali, Turismo, Giovani e Arredo Urbano, prendendo posizione sulla polemica riguardante il regolamento che dovrebbe dirimere la vertenza “gazebo”.

“Sono arrivati due regolamenti – afferma Lo Cascio – uno dell’assessore alle Attività Produttive, Marco Di Marco, mentre l’altro del Presidente della Seconda Commissione, Paolo Caracausi. Rispetto al primo mi sono astenuto perché, anche se contiene elementi da potere discutere in consiglio comunale, secondo me fa acqua da tutte le parti. L’altro regolamento rivela almeno l’impegno di avere sentito le parti sociali, infatti i commercianti lo hanno in parte condiviso. La questione sta, però, in altri termini, perché non si può accettare che in una città come Palermo non si sia trovato ancora un punto di incontro e di accordo che vada incontro e tuteli gli interessi dei lavoratori”.

E’, dunque, necessario uscire da una situazione di impasse, che propone continui controlli da parte della Polizia municipale, senza che ci sia a monte una comune linea di azione.

“Sposo un confronto serio in consiglio comunale – aggiunge il vicepresidente della V Commissione consiliare – facendo confluire i due regolamenti in un unico testo. Mi rendo conto che è molto improbabile che ciò accada, ma dobbiamo impegnarci per fare in modo che Palermo non continui a essere la terra di nessuno, dove non riuscire a fare fruttare quella ricchezza data dal sole e da un clima, che ci consentirebbero di lavorare all’aperto 365 giorni l’anno. Quello che stiamo un po’ tutti vivendo è una situazione di mortificazione che vede i commercianti impossibilitati a portare avanti la propria attività, con il conseguente licenziamento di molti lavoratori e la chiusura delle loro aziende, dopo avere fatto investimenti non indifferenti. Invito l’assessore Di Marco a illustrare il suo regolamento e a cercare tutti insieme un punto di incontro per il bene comune del nostro territorio. Dare risposte ai lavoratori significa anche autorizzazioni che durino 5 anni per dare loro modo di investire nel futuro della nostra città. Ma soprattutto quelle regole e controlli che non ci sono mai stati”.

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