Pubblicato: sab, 25 Gen , 2014

La rivoluzione tecnologica del Mac

Trent’anni fa il compianto Steve Jobs rivoluzionava la tecnologia con la presentazione del Macintosh

 

Steve Jobs

Steve Jobs

Per capire perché Steve Jobs sia uno dei personaggi più importanti della Storia recente, basterebbe ascoltare il discorso che tenne all’Università di Standford da dove è estrapolata la sua frase più famosa nonchè più rappresentativa della sua filosofia di vita: stay hungry, stay foolish. Sono la fame e la folle convinzione di raggiungere obiettivi impensabili ad aver reso Steve Jobs uno degli uomini che hanno rivoluzionato la società contemporanea. Lo ha fatto la prima volta trent’anni fa presentando il Macintosh. Lontano dal look sobrio e informale composto da maglione e jeans, con cui era solito presentare le ultime rivoluzioni tecnologiche come i-Pod e i-Phone, il 24 gennaio del 1984 quello che presentava al mondo il primo computer alla portata di tutti era un Jobs più formale, con la giacca e il papillon, ma l’uomo “hungry” e “foolish” di sempre. Nel 1984 i computer nell’immaginario comune erano associati a grandi macchine, inavvicinabili per costi e competenze dalla maggior parte delle persone e da utilizzare solo a fini lavorativi. Schermate nere, numeri e codici da digitare su una tastiera erano ancora troppo poco per fare colpo sul pubblico medio ed entrare in tutte le case. Jobs in quella presentazione stupì tutti per le dimensioni del Macintosh, un parallelepipedo che venne tirato fuori da uno zaino, ma anche per il suo schermo in bianco a nero e un mouse monotasto che potesse trasmettere al computer le azioni della mano che lo guidava. Innovazioni che potrebbero sembrare paleolitiche per i bambini di oggi che già nei primi anni di vita gestiscono e utilizzano con facilità smartphone e tablet, ma che nel 1984 sembravano provenire dal futuro, un futuro che Steve Jobs aveva già visto prima di altri. Il Macintosh si presentò con un amichevole “Hello” alla platea presente, introducendo un’altra grossa novità per l’epoca, per la prima volta ai computer vennero associati concetti come documenti, testi, immagini e programmi. L’arma vincente dell’Apple con il tempo, i-Pod e i-Phone ne sono fulgidi esempi, è stata certamente l’abbinamento del computer alla cura dei particolari estetici, al design più in generale, in modo da farli diventare anche oggetti di arredo. L’idea di Jobs era quella di rendere i computer accessibili a tutti; trent’anni dopo riconosciamo il valore di un uomo che ha rivoluzionato la tecnologia e la società con le sue intuizioni, anche se i prodotti Apple continuano ad essere alla portata solo di alcuni. Agli altri non resta che il suo consiglio: stay hungry, stay foolish.

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