Pubblicato: lun, 20 Gen , 2014

Mediaset: il 10 aprile l’udienza per affidare Berlusconi ai servizi sociali

Il leader di Forza Italia è stato condannato a 4 anni di carcere di cui tre coperti da indulto

BErlusconi Forza Italia

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi

È stata fissata per il 10 aprile, davanti al tribunale di sorveglianza di Milano l’udienza per discutere l’affidamento in prova ai servizi sociali del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, condannato definitivamente a 4 anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto, per il caso Mediaset. L’atto di fissazione dell’udienza è stato notificato oggi alla difesa.

La Cassazione aveva ritenuto Berlusconi colpevole di aver frodato il fisco attraverso i contratti esteri di Mediaset, cioè per aver gonfiato fittiziamente i costi di Mediaset e di conseguenza abbattuto gli utili dichiarati al fisco, facendo credere di aver pagato 100 film americani che in realtà erano costato 50 o 30. La differenza fra il prezzo reale e quello finto finiva su conti esteri intestati a società offshore nei paradisi fiscali. Conti che erano di proprietà personale dell’ex premier. In pratica Mediaset gonfiava i prezzi con due obiettivi incrociati: pagare meno tasse e creare nero che finiva su conti esteri del padrone. Del processo Mediaset tutti i giudici dopo tre gradi di giudizio hanno dichiarato provato, “al di là di ogni ragionevole dubbio”, che Berlusconi è stato l’ideatore e il beneficiario finale della frode fiscale.

Da quanto è stato riferito l’udienza in cui si discuterà la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali per Berlusconi è stata fissata nel pomeriggio, alle ore 17. Il collegio dovrebbe essere formato dal presidente del Tribunale di Sorveglianza Pasquale Nobile De Santis e dal giudice Beatrice Crosti. Dopo l’udienza, alla quale Berlusconi dovrebbe partecipare, i magistrati avranno cinque giorni di tempo per emettere il provvedimento di accoglimento o meno dell’istanza depositata lo scorso ottobre dai suoi difensori, il prof.Franco Coppi e l’avvocato Niccolò Ghedini. Inoltre, se la richiesta del Cavaliere dovesse essere accolta dai 12 mesi da scontare (tre dei quattro anni della pena inflitta sono coperti da indulto), potrebbero essere tolti 45 giorni, come prevede la legge, se nei primi sei mesi il percorso di messa in prova sarà giudicato positivo. Dunque l’affidamento in prova potrebbe essere di 10 mesi e mezzo.

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