Sel al congresso per decidere dove andare
In vista delle elezioni europee il partito di Vendola al bivio tra appoggiare la sinistra radicale di Tsipras o confluire nel Partito Socialista Europeo. Contestato il delegato del Pd Bonaccini.
Il leader della Fiom, Maurizio Landini
La discussione della nuova legge elettorale alla Camera è stata posticipata di qualche giorno. Il motivo? L’assenza da Roma di Sinistra Ecologia e Libertà impegnata questo weekend a Riccione col suo secondo congresso. Il partito, che guida la regione Puglia con il suo segretario Nichi Vendola e alcune grandi città come Milano, Genova e Cagliari, cerca una risposta, una sintesi tra chi sostiene di andare ancora più a sinistra e chi comunque vuole fare i conti col Partito Democratico. I rapporti con l’ex alleato sono tesi, ancora di più dopo l’accordo stretto con Forza Italia sull’ Italicum. In casa Sel ci si aspettava l’intervento diretto di Matteo Renzi, ma il segretario democrat ben conscio di trovare un’atmosfera tutt’altro che accogliente, ha preferito inviare a Riccione Stefano Bocaccini. Il delegato democratico, fischiato durante il suo intervento, ha comunque aperto al dialogo, anche sulla legge elettorale dove Sel vorrebbe abbassata la soglia di sbarramento per accedere in Parlamento. Per il segretario Vendola : «L’alleanza con i democratici non è scritta nelle tavole della legge ma deve essere figlia della volontà del cambiamento » anche perché « il veleno del berlusconismo è entrato a sinistra ». Non mancano le critiche a Renzi, sopratutto per l’alleanza stretta con Berlusconi : «L’abbraccio con il Caimano è una maledizione per la sinistra moderata che ne esce sempre smontata – ha detto Vendola -Si è dato all’uomo di Arcore il tempo e modo di truccare di nuovo la partita».Altra novità annunciata dal segretario è il cambio del simbolo che tornerà ad essere senza il suo nome. Intanto le vicine elezioni europee chiamano Sel alla scelta se confluire nel Partito Socialista Europeo, guidato dal tedesco Schultz, o virare a sinistra nel Partito della Sinistra Europea che ha nel greco Tsipras il suo leader di riferimento. Ma c’è chi propone una terza via come Landini «Il punto allora non è semplicemente con chi sto, ma come ci vado in Europa. Essere di destra o di sinistra non cambia nulla se accetti gli stessi vincoli economici». Per Claudio Fava « il governo si è preoccupato di avere parole di conforto per i Ligresti e non per chi combatte la mafia».
Movimenti anche all’interno di Forza Italia. Silvio Berlusconi ha nominato Giovanni Toti come consigliere politico. In un primo momento si era pensato ad un incarico più importante da ricoprire ma il parere contrario dei big del partito ha sortito gli effetti desiderati. Toti, 45anni, giornalista da sempre all’interno di Mediaset, è stato fino a poco prima della nomina direttore del Tg4 e Studio Aperto. I due in questi giorni sono, insieme ai loro fedelissimi, in una beauty farm in Lombardia per rimettersi in forma e per discutere le prossime mosse in vista delle tornate elettorali. Il Cavaliere nel mentre ancora gongola per l’accordo raggiunto con Renzi sulla legge elettorale e sulle riforme costituzionali: « Non sono di Renzi, sono le nostre da quando siamo scesi in campo.Alcune le avevamo già approvate in Parlamento e poi la sinistra ha voluto cancellare con un referendum sciagurato».
