Poligono di Quirra: il gup sospende il giudizio
Ieri era attesa la decisione per l’avvio o meno del processo, invece è arrivata quella di impegnare altro tempo per la conferma ulteriore di alcuni dati
di Monica Soldano
Fumata nera oggi a Lanusei per l’esito del rinvio a giudizio dei 20 nomi eccellenti per l’inchiesta sulle morti “sospette” di militari e civili a Perdasdefogu, il comune che ospita la più vasta zona militare d’Europa a nord – est di Cagliari, meglio nota come poligono militare interforze del Salto di Quirra.Il Gup, Nicola Clivio, ha sospeso il giudizio e chiesto l’incidente probatorio. Spetterà al professor Mario Mariani del Politecnico di Milano confermare o meno la presenza di torio ed altre sostanze nocive, radioattive e fortemente inquinanti, nell’area a rischio, forsei veri killer dei civili e dei militari ammalatisi in questi anni. E se anche il nesso di causalità fosse ancora tutto da dimostrare, sarebbe sufficiente per sospendere l’attività del poligono e poter ipotizzare la richiesta di risarcimento dei danni, il riscontro della presenza e nocività di queste sostanze chimiche, in base al principio di precauzione. Tutte da dimostrare, poi, nel processo le responsabilita’,omissive et non, di chi avrebbe dovuto sorvegliare e non l’ha fatto. La cautela sembra contraddistinguere questo procedimento, unico nella storia giudiziaria italiana, in cui lo Stato si è sentito, di fatto sotto accusa, attraverso i suoi generali, per aver esposto a gravi rischi per la salute i militari ed i civili, ecco perchè si procede con passi piombati e c’ è polemica sul fatto che i sette generali indagati siano difesi da avvocati a carico dei contribuenti.
Ieri era attesa la decisione per l’avvio o meno del processo, invece è arrivata quella di impegnare altro tempo per la conferma ulteriore di alcuni dati. Da qui la nomina del professor Mario Mariani, un ricercatore del Politecnico di Milano, specializzato in radiochimica, autore di numerose pubblicazioni sull’argomento e già consulente del gruppo Eni. Mariani potrebbe impegnare dei mesi per la sua ricerca e per rispondere alla richiesta del tribunale. Si posticipa così la decisione sul rinvio a giudizio dei venti tra colonnelli, generali, esperti ed un ex sindaco, citati dall’inchiesta del procuratore per le indagini preliminari, Domenico Fiordalisi.
Tra le accuse, ai generali e a due comandanti quella ricorrente, lo ricordiamo, è l’omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri, alla quale si somma per tre di questi graduati, Molteni, Cecchetti e Quattrociocchi, quella di omissione di atti d’ufficio dovuti per ragioni di igiene e sanità. Inoltre, tre membri della commissione del ministero della Difesa sono stati accusati di omissione dolosa aggravata di cautele contro infortuni e disastri, mentre quattro esperti dell’Istituto di Scienze Ambientali dell’ università di Siena sarebbero indagati per omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri in seguito ai controlli ambientali eseguiti tra il 2002 e il 2004 per conto del ministero della Difesa. Tra i soggetti privati, poi, sono finiti sotto inchiesta due esperti chimici della società SGS Italia, accusati di falso ideologico aggravato in atto pubblico e di aver fatto da ostacolo alla difesa da un disastro. E nella lunga lista non mancano figure professionali come il medico del poligono interforze, accusato di omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri, omissioni d’atti d’ufficio, ostacolo aggravato alla difesa da un disastro e favoreggiamento aggravato e l’ex sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura, accusato di ostacolo aggravato alla difesa da un disastro e favoreggiamento aggravato. Infine, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione del poligono, il tenente Walter Carta, per omissione dolosa aggravata di cautele contro infortuni e disastri.