Tumiami, un festival per dialogare tra le culture
Per otto giorni la città si veste a festa e ospita la musica e le danze di altri paesi. In programma anche mostre fotografiche e dibattiti sulle migrazioni
di Gilda Sciortino
L’integrazione dei popoli, intendendo la cultura della solidarietà non ridotta a semplici azioni di beneficienza, ma reale volano di pace e di sviluppo. E’ il filo conduttore del Festival dell’Intercultura solidale “TumiAmi” (in bangladese Tu, Io, Noi), che ha preso il via domenica 10 marzo per concludersi il 17. Una settimana di momenti culturali, volti a rafforzare il legame con le comunità straniere presenti nel capoluogo siciliano, organizzati dall’Organizzazione internazionale umanitaria “Life and Life” in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo. Domenica ad aprire le danze,è stata una kermesse a cui hanno preso parte le scuole medie della città. L’idea è quella di promuovere il dialogo tra le culture, e costruire un ponte tra la Sicilia e il Bangladesh attraverso l’intreccio di rapporti tra due realtà apparentemente lontane. Tra le finalità della manifestazione, infatti, vi è la realizzazione dell’ospedale “Vincenzo Cicirello Medical Center”, a Dhaka, in Bangladesh, che sarà costruito anche grazie al ricavato delle attività del festival e dedicato alla memoria dell’artigiano ennese Vincenzo Cicirello, conosciuto come l’uomo delle tre “u”: umano, utile e umile.
“Vogliamo che questa manifestazione diventi un appuntamento annuale – spiega la sua ideatrice, Valentina Cicirello – e che sposi ogni volta un progetto umanitario diverso. Per la costruzione del centro ospedaliero “VinCenter” di Dhaka, per esempio, “Life and Life” ha già ricevuto in donazione un terreno, nella periferia della capitale. La progettazione tecnica della struttura sarà curata da un gruppo di tecnici della facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, in sinergia con quella del Bangladesh. La Facoltà di Medicina, invece, fornirà attrezzature e medici volontari competenti”.
“Grazie a un protocollo d’intesa, siglato nei mesi scorsi tra la nostra organizzazione, l’assessorato regionale alla Salute e il Centro d’eccellenza Pediatrico “San Vincenzo” di Taormina – aggiunge Arif Hossein, presidente di “Life and Life” -, sono stati già salvati alcuni bambini bengalesi. Il nostro obiettivo è, però, aiutarne migliaia. Il 70% della popolazione in Bangladesh, infatti, soffre di gravi patologie legate alla malnutrizione e alle pessime condizioni igienico sanitarie. Confidiamo, quindi, nella professionalità e solidarietà degli ingegneri e medici siciliani, dai quali sappiamo che giungerà un supporto non indifferente”.
Il festival si articolerà in otto giornate, durante le quali si svolgeranno mostre, incontri, dibattiti, spettacoli, laboratori, e anche un mercatino multietnico. Oggi il secondo appuntamento in programma, con la mostra fotografica “TumiAmi”.
“La nuova amministrazione comunale nei rapporti con i migranti e le loro comunità” è il tema dell’incontro-dibattito, che avrà luogo alle 17.30 di mercoledì 13 marzo al Circolo Arci di piazzetta Resuttano 4, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco d’Assisi, nel centro storico del capoluogo siciliano. Dalle 9.30 alle 19 di venerdì 15, invece, nell’aula “Maurizio Ascoli” del Policlinico di Palermo, si potrà partecipare al convegno sul tema “La medicina umanitaria e delle migrazioni. Interscambio tra Italia e Bangladesh”, a cura dell’associazione “Sism”, promosso da “Life and Life” e dall’assessorato regionale alla Salute.
Sarà, infine, una serata di Gran Galà a sancire la conclusione di questo progetto, alle 20.30 di domenica 17 marzo al Teatro Politeama. Numerosi i gruppi e i singoli artisti che si alterneranno sul palcoscenico, con musiche e danze dei propri paesi: Bangladesh, Mauritius, Filippine, Sri Lanka, Marocco, Perù, Brasile, Algeria, Ghana, Tunisia, Capo Verde. L’evento sarà presentato da Cinzia Gizzi e Roberto Marco Oddo.