Omicidio Vassallo, possibile svolta
L’arresto di Bruno Huberto Damiani potrebbe essere decisivo per fare luce sull’omicidio del sindaco di Pollica
Angelo Vassallo
L’arresto di un narcotrafficante italo-brasiliano potrebbe portare ad una svolta nelle indagini sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo.
Bruno Huberto Damiani è stato arrestato, questa mattina, a Bogotà, capitale colombiana, appena sbarcato da un areo proveniente dal Brasile. Damiani è stato fermato in esecuzione di un mandato di cattura emesso nel 2011 dalla Procura di Salerno per un’accusa di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, avvenuta nel 2006 ai danni di alcuni commercianti salernitani. Sono stati necessari 3 anni perché il latitante era solito muoversi di continuo tra Colombia, Brasile e Uruguay e non in tutti questi Stati viene concessa l’estradizione per i reati di cui è accusato Damiani.
L’incrocio dei dati sul traffico aereo sudamericano e su quello telefonico del narcotrafficante hanno permesso agli uomini del ROS di Carabinieri di Salerno, in collaborazione con la Polizia colombiana, di intercettarlo all’aeroporto di Bogotà.
L’omicidio di Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010, è in parte avvolto nel mistero. Ancora non sono stati individuati mandanti ed esecutori anche se è quasi sicuro che il motivo fu la sua lotta senza quartiere allo spaccio di droga, specie nel piccolo porticciolo turistico di Pollica, il cui controllo era fondamentale per i trafficanti della zona. Damiani è un uomo molto vicino al clan camorristico dei Papacchione, attivo nel traffico di droga nell’area del Cilento. Questi, qualora dovesse collaborare, può portare elementi utili a fare luce sulle precise motivazioni e quindi ai responsabili dell’agguato di cui fu vittima, 3 anni e mezzo fa, il sindaco-pescatore.
