Pubblicato: Ven, 22 Nov , 2013

Kennedy, il mistero che non c’è

Il 22 novembre 1963 moriva JFK. Dal presunto mistero sul suo omicidio ai veri misteri su quella stagione, un tema che ancora affascina
John Fitzgerald Kennedy, 35° presidente degli Stati Uniti

John Fitzgerald Kennedy, 35° presidente degli Stati Uniti

Ricorre oggi il 50° anniversario dell’omicidio, in quel di Dallas, di John Fitzgerald Kennedy. Il presidente della “Nuova Frontiera”, rimane ancora oggi uno dei personaggi più amati della storia americana. Affascinante, colto, fautore dei diritti civili, carismatico è entrato di diritto nel cuore degli americani e non solo. La, apparentemente, misteriosa morte inoltre non ha fatto altro che aumentare a dismisura la sua aurea.

Inutile ricordare come per alcuni sia più famosa la morte che l’operato di Kennedy, tant’è che sul suo omicidio sono fioccate le più disparate teorie del complotto. In molti si sono cimentati nel tentativo di ricercare una verità alternativa a quella ufficiale, dal più improbabile dei giornalisti a registi affermati come Oliver Stone, con il suo “JFK – Un caso ancora aperto”, si sono impegnati nel ricercare prove e testimonianze per trovare chi veramente uccise il presidente. Proprio il film di Stone rinfocolò le polemiche costringendo la CIA a desecretare gran parte dei documenti inerenti le indagini. E, sorpresa, i documenti rivelati, oltre a quanto già noto, non hanno fatto altro che dare forza alla verità ufficiale smontando ogni prova, o presunta tale, portata dai complottisti.

Sono molte le leggende metropolitane, assunte al rango di prove per i cospirazionisti, smentite dai fatti. La più famosa è quella del “proiettile magico”, secondo i complottisti è impossibile che un solo proiettile abbia potuto colpire sia Kennedy che il governatore del Texas, impossibile a meno che non s’ipotizzi un’assurda traiettoria a zig-zag. In realtà JFK e il governatore Connally non erano seduti uno dietro l’altro e alla stessa altezza ma erano sfalsati, inoltre il presidente era più alto di Connally, ecco così che le ferite al collo di uno e alla spalla e braccio dell’altro sono perfettamente compatibili con una e rettilinea traiettoria di tiro. Molti affermano che ci dovevano essere più sparatori poiché per un solo tiratore era impossibile sparare tre colpi in così breve tempo, soprattutto perché Oswald era un pessimo fuciliere. Tutto falso, diverse prove hanno dimostrato che, con il moschetto Carcano utilizzato, 6,5 secondi sono più che sufficienti per sparare tre colpi inoltre Oswald era un ottimo cecchino tanto da qualificarsi, durante il servizio militare, come secondo miglior tiratore del corpo dei Marines.

Essendoci ancora circa un migliaio di file sotto segreto fino al 2017, non si può dire la parola fine sull’episodio, ma è difficile ipotizzare sviluppi incredibili. Inoltre anche se Kennedy è stato ucciso da un killer isolato ciò non toglie che furono molti i protagonisti di quell’incredibile stagione a venire uccisi, da Martin Luther King a Malcolm X passando per Bob Kennedy. Chiaro che, anche se non ci sono prove su una regia unica, è molto probabile, e vi sono più indizi, che varie parti dello Stato, FBI e CIA in primis, non abbiamo impedito la violenza anzi spesso l’abbiamo favorita pur senza, a quanto pare, “sporcarsi le mani” direttamente. Tutto ciò al fine di impedire quel cambiamento, in tema di diritti civili e democrazia, che, fortunatamente, non è stato fermato.

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