Arresti per i tifosi della Nocerina
Dopo tre mesi di indagini la Procura di Nocera Inferiore ha spiccato un ordine di arresto per 15 ultras locali
Su ordine della Procura di Nocera Inferiore, la Digos di Salerno ha arrestato in mattinata 15 ultras della Nocerina.
Gli arresti non sono stati condotti in seguito alle indagini per i fatti del derby Salernitana-Nocerina del 10 novembre, quando la tifoseria rossonera impedì ai propri giocatori di disputare la partita contro la Salernitana, bensì per gli scontri avvenuti il 30 agosto, prima del match inaugurale della stagione di Lega Pro, Nocerina-Perugia.
Motivo dello scontro era la volontà degli ultras nocerini di aggredire la polizia e trenta tifosi del Perugia arrivati per la trasferta. In quell’occasione, secondo il comunicato della Questura, i sedicenti tifosi si «scontrarono con le forze di polizia e in un contesto di vera e propria guerriglia ponendo in essere comportamenti teppistici con lancio di mazze, pietre, petardi, bombe carta e altri corpi contundenti». A rendere ancora più insensato l’attacco, ma in caso contrario non sarebbe valsa ovviamente da giustificazione, è l’assoluta mancanza di importanza della partita e l’inesistenza di alcuna rivalità tra le due curve: in pratica fu violenza fine a se stessa non innescata da nessun, seppur assurdo, motivo.
Le autorità hanno confermato che tra i fermati, di cui quattro trasferiti subito in carcere, ve ne sono alcuni, a quanto pare tre, che erano sotto indagine anche per quanto occorso nella partita del 10 novembre sopra ricordata. In realtà i destinatari dei provvedimenti della Procura sarebbero dovuti essere sedici e non quindici, ma il sedicesimo, Guido Garzillo, è stato nel frattempo ucciso il 12 ottobre in un agguato di chiaro stampo camorristico. Questo fatto non fa che dare un’ulteriore conferma dei legami esistenti tra la criminalità organizzata e le frange più violente e criminali del tifo, collegamenti, in vero, non supposti ma dimostrati da numerose indagini giudiziarie e giornalistiche.