“Il Conquistatore” leader dei ribelli siriani: vivo o morto?
Mistero sulla presunta morte di Abu Mohammed Al Golani, ex membro di Al Qaeda e attuale leader di Al Nusra
Mentre cresce il numero delle vittime delle due autobombe fatte esplodere nel centro di Damasco, la Siria è al centro dell’attenzione mediatica a causa della morte di Al Golani detto “Il Conquistatore”, capo della frangia più temibile del movimento ribelle siriano – Jabath Al Nusra – noto per essere affiliato ad Al Qaeda.
Mentre i notiziari siriani annunciano la notizia della morte, i ribelli rinnegano l’accaduto, ma non essendoci fonti indipendenti autorevoli riportanti la notizia il fatto rimane avvolto nel mistero.
È pur vero che l’ammissione della morte del Conquistatore rappresenterebbe un duro colpo all’immagine del movimento di Al Nusra, riconosciuto come il più violento tra i gruppi di opposizione al regime. Essendo un’affiliazione di Al Qaeda, infatti, il gruppo ne ha assunto la fisionomia e le modalità di intimidazione, utilizzando così i mezzi violenti proprio del classico terrorismo iracheno alternando l’esplosione di autobombe ad attentati suicidi.
Il nucleo è stato anche protagonista di sanguinosi scontri interni alla stessa compagine dei ribelli, peggiorando ulteriormente il clima di violenza in Siria e rendendo la questione sempre più controversa.