Fatturato e ordinativi in calo
A novembre, rispetto al mese scorso, sia il fatturato che gli ordinativi dell’industria italiana si sono attestati in calo.
di Vito Campo
A novembre, secondo quanto rilevato dall’Istat, il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, fa registrare una riduzione dello 0,2% rispetto ad ottobre, “con una diminuzione dello 0,6% sul mercato interno ed un aumento dello 0,5% su quello estero”. E’ questo il primo dato che emerge dall’ultima analisi del nostro Istituto nazionale di statistica, con riferimento al fatturato dell’industria italiana. Inoltre, nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo fa registrare una flessione del 2,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 5,4%, con un calo dell’8,7% sul mercato interno e un aumento dell’1,5% su quello estero.
Gli indici destagional
izzati del fatturato dei beni di consumo (-1,1%), dei beni strumentali (-0,7%) e di quelli beni intermedi (-0,2%), fanno segnare dei cali congiunturali, mentre soltanto l’energia (+3,6%) si attesta in aumento. Anche l’indice grezzo del fatturato scende, in termini tendenziali, del 5,4%. Nella fattispecie, il contributo più ampio a tale diminuzione è da ascrivere alla componente interna dei beni intermedi. L’incremento tendenziale maggiore del fatturato viene rilevato, invece, nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+4,2%), mentre la diminuzione più significativa riguarda le attività estrattive (-15,4%).
Con riferimento agli ordina
tivi totali, viene rilevata una riduzione congiunturale dello 0,5%, che è la sintesi di un calo dell’1,8% degli ordinativi interni e di un incremento dell’1,3% di quelli esteri. Tra l’altro, nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali, diminuiscono del 3,0% rispetto al trimestre precedente. Facendo il confronto con il mese di novembre 2011, l’indice grezzo degli ordinativi fa registrare una variazione negativa del 6,7%. Soltanto nella fabbricazione di prodotti chimici (+2,8%), viene rilevato un aumento. Il calo più rilevante si osserva nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-12,1%).