Condannato a morte chiede donazione degli organi
Nello Stato dell’Ohio la singolare richiesta di un condannato a morte di provvedere alla donazione degli organi per salvare i suoi familiari
Ronald Phillips avrebbe dovuto scontare la sua pena di morte oggi, tramite iniezione letale. L’esecuzione però è stata sospesa e rimandata all’estate a causa della richiesta del condannato, intenzionato a donare i suoi organi dopo la morte.
Il detenuto, condannato nel 1993 per aver violentato ed ucciso la figlia di 3 anni della sua compagna, ha chiesto tramite i suoi legali di poter provvedere con quest’ultimo gesto a salvare la vita della sorella e della madre, le cui condizioni di salute richiedono rispettivamente un rene e un cuore.
La richiesta risulta del tutto inedita, non si era mai verificata un’eventualità simile che risulta incompatibile con la pratica dell’iniezione letale, contenente un mix di farmaci che distruggerebbe gli organi da salvare. Inoltre la donazione implicherebbe il coinvolgimento di un ospedale esterno, causando considerevoli problemi di sicurezza: il condannato verrebbe trasferito prima dell’esecuzione per donare il rene e poi successivamente dopo l’esecuzione per la rimozione del cuore.
La donazione del condannato è stata in prima istanza rigettata dal Governatore dell’Ohio John Kasich, in quanto richiesta solo 72 ore prima dell’esecuzione e considerata, quindi, un tentativo di ritardare il fatale momento. Tuttavia la pressione dell’opinione pubblica americana ha portato ad un’inversione di rotta, facendo ottenere a Phillips altri mesi di detenzione per permettere allo staff medico dell’ospedale e della prigione di trovare una soluzione tra le implicazioni mediche dell’iniezione e la donazione.
L’episodio di Ronald Phillips ha così gettato scompiglio in Ohio, uno degli Stati americani dove ancora è prevista la pena di morte, in quanto la richiesta di donazione costituisce un ponte tra la distruzione di una vita e la volontà di salvarne altre, dando così un ideale schiaffo morale ad una pratica così controversa ed anacronistica.