GdF: sequestrati 800 kg di cocaina in Calabria
L’ingente quantitativo è stato bruciato, sul mercato avrebbe avuto un valore di 160 milioni
Un importante segno del lavoro che compiono le forze dell’ordine per contrastare il traffico di stupefacenti in Calabria e, allo stesso tempo, segno della potenza internazionale ed economica della ‘ndrangheta.
Sono queste le due importanti considerazioni che scaturiscono dalla distruzione degli 800 kg di cocaina sequestrati durante l’anno nel porto di Gioia Tauro, punto nevralgico del traffico di stupefacenti che giungono dal Sud America con un grado di purezza che si avvicina al 90%. Sul mercato la cocaina, tagliata almeno quattro volte, avrebbe fruttato alle cosche circa 160 milioni di euro, cifra che fortunatamente non giungerà nelle casse della ‘ndragheta perché i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria – Sezione Goa del Gico di Reggio Calabria, insieme con i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro e di Locri hanno letteralmente mandato in fumo l’ingente quantitativo di cocaina sequestrato. Le operazioni di “smaltimento” dello stupefacente sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale di Reggio Calabria ed eseguite sotto il costante controllo delle Fiamme Gialle che disponendo un imponente scorta lo ha trasportato in un inceneritore della regione, la cui ubicazione non e’ stata resa nota per ragioni di sicurezza.
Le quantità e le cifre, sottolineano purtroppo ancora una volta come la ‘ndragheta sia leader mondiale nel traffico di sostanze stupefacenti e che i loro contatti diretti con i cartelli Sud Americani le permettano di dominare il mercato nazionale ed europeo della cocaina.