Pubblicato: sab, 11 Mag , 2013

9, 10 e 11 maggio 2013: commemorazioni assassinio di Peppino

Cronaca di tre giornate dimenticate dalla stampa

 

 

di Salvo Vitale

NEWS_134200Come al solito la stampa, sia locale che nazionale, di tutto si occupa, tranne che di quello che succede nel mondo dell’antimafia, e soprattutto, di quello che succede a Cinisi in questi giorni, in cui si sta ricordando la figura di Peppino Impastato attraverso le sue lotte, ma anche attraverso un’attenta riflessione su quanto succede, sia in Italia che in altre parti del pianeta, nel tempo della crisi. Per quel che riguarda le iniziative del 9 maggio, si è fatto un gran parlare della passerella dei sindaci, poco meno di una decina, ma non si è minimamente parlato della lapide lignea che i compagni di Peppino sono andati a piantare sul muro del casolare e del lavoro di pulizia dello stesso, che, quantomeno, ha reso visitabile il posto, ancora oggi affidato a un vaccaro che vi porta a pascolare i suoi animali. Doveva intervenire il Presidente della Regione Crocetta, il quale, ancora una volta ha dato forfait, dimostrando che, a parte le presenze del passato, Cinisi e Peppino Impastato, in questo momento cedono il passo a vicende, si presume, più gravi. Da Crocetta si sperava anche in un impegno per l’acquisizione del casolare e per l’apposizione di un vincolo quale bene culturale da valorizzare all’interno di un percorso di turismo civile che comprenda visite alla casa di Peppino, a quella che fu la casa di Don Tano Badalamenti e, per l’appunto, al casolare. In tal senso, per iniziativa di Rete 100 Passi, sono state raccolte online 30.000 firme che, al più presto, saranno inviate agli organi competenti.

Anche la casa di Badalamenti, attualmente suddivisa in tre parti, una del Comune di Cinisi, una dell’Associazione Impastato, una di Casamemoria, versa in uno stato di degrado e avrebbe bisogno di una ristrutturazione, ma al momento le richieste di finanziamento per il recupero del bene confiscato, sono tutte bloccate. E comunque, le varie realtà che compongono il Forum Sociale Antimafia, anche quest’anno ne hanno fatto il centro propulsore e organizzativo delle varie iniziative. Al piano superiore è stato installato un media-center, visitatissimo, che trasmette in diretta tutte le iniziative e vi associa commenti, interviste, testimonianze, musica Nessun accenno abbiamo letto in alcun giornale, al forum , tenutosi in mattinata a Casa 9 maggio sul tema: “Conflitti di classe: processi di ricomposizione da Nord a Sud” affollatissimo, che ha visto la partecipazione di numerose realtà, dagli extracomunitari di Rosarno, agli operai dell’Ilva di Taranto, a quelli della Fiat e di numerosi call center. Nessun accenno alle mostre esposte nella casa che fu del boss Badalamenti: una di esse, sistemata nell’andito, è composta da foto e documenti inerenti al Solarium di Terrasini, ovvero alla costruzione di una sorta di stabilimento balneare che rappresenta un vero scempio paesaggistico, oltre che una sorta di furto di un bellissimo angolo di costa, sinora proprietà di tutti e che, per contro, finirà col diventare proprietà di pochi speculatori. Molto belle anche le immagini che riguardano le lotte territoriali, dagli operai Fiat di Termini Imerese, alle lotte NoMuos di Niscemi. A Cinisi sono intervenute alcune madri NoMuos, una delle quali ha cantato il dramma degli abitanti di quella zona con un pezzo eseguito nel tipico stile dei cantastorie siciliani .Una terza mostra è quella di una ventina di fotografie scattate da Paolo Chirco la mattina del 9 maggio, adesso stampate su pannelli: da queste si notano le macchie di sangue e i brandelli del corpo di Peppino, brutalmente lasciati in pasto ai corvi e a seccare al sole. Infine una quarta mostra è quella del noto pittore antimafia Gaetano Porcasi, il quale, per l’occasione, ha dipinto nove pezzi su Peppino, a cominciare da una specie di “Novecento mafioso”, dove, alla festa di Santa Fara, protettrice di Cinisi, partecipano Luigi Impastato, che conduce, per mano, il figlio Peppino, assieme a un gruppo di mafiosi, ma anche assieme al prete e al maresciallo. Un altro pezzo riguarda l’esperienza del circolo Musica e Cultura: intorno all’immagine di Peppino ruotano chitarre, note musicali di gruppi famosi negli anni ’70, libri di vari genere. E ancora, un altro quadro raffigura Peppino assieme alla madre Felicia Peppino al tempo di Democrazia proletaria. Peppino a Radio Aut, Peppino e Mauro Rostagno, Peppino sui binari, prima dello scoppio dell’esplosivo.
Per quel che riguarda la serata del 9, solo Antimafia duemila ha citato una cerimonia di premiazione, seguita da uno sparuto gruppo di spettatori, senza un minimo accenno alla serata in onore di un grande artista di Cinisi, Gaspare Cucinella, attore di teatro, che ha recitato con Franco Scaldati, con Benigni, e che ha scritto una serie di poesie in dialetto: “un poeta i cui versi sono all’altezza della migliore poesia siciliana, da Buttitta a Giovanni Meli”, ha detto Salvo Vitale, nel consegnargli una targa in segno di riconoscimento del suo lavoro, assieme alla tessera di socio onorario dell’Associazione Impastato. L’iniziativa è stata preceduta dalla proiezione di un filmato su Cucinella attore, preparato da Paolo Chirco e dalla recita di un poemetto, da parte dello stesso. Neanche un accenno all’affollatissimo concerto che quattro gruppi locali hanno suonato davanti a Casa 9 Maggio.

Anche su quanto successo ieri 10-5 non una parola da parte di nessuno: eppure la giornata è stata ricca di spunti di riflessione e di analisi sul tema della solidarietà di classe, sui rapporti di interazione nel mondo del lavoro e sulle varie prospettive di solidarietà che si riscontrano attualmente non solo in Italia, ma anche in Argentina e in altre parti del mondo. Il Forum, coordinato da Valerio Monteventi, già leader del movimento bolognese, ha anche discusso dell’aspetto religioso della solidarietà, notando come questa serve ad addormentare la conflittualità di classe, anziché stimolarla e promuovere azioni per la conquista di una solidarietà più compiuta, La giornata è proseguita con la presentazione di un libro di Claudio Tamagnini, “Ritorno nella Palestina occupata”, che rappresenta una continuazione di un primo volume sullo stesso tema, con una tragica rassegna di immagini terrificanti sulle numerose azioni di guerra e di distruzione che gli israeliani stanno promuovendo in Palestina. I partecipanti hanno ricordato Vittorio Arrigoni, il giovane giornalista e attivista ucciso, due anni da in Palestina. I lavori pomeridiani sono proseguiti con la partecipazione dell’ambasciatore del Venezuela, che ha parlato dell’esperienza di Chavez e del difficile cammino del suo paese verso il socialismo, anche attraverso il ruolo di punto di riferimento e di aiuto per altri paesi sudamericani. La serata è continuata con la consumazione di un ottimo cuscus, preparato da una compagna che vive a Trapani e con la recita dello spettacolo “Il sogno di Peppino”, interpretato da Giulio Bufo, un attore pugliese che sta portando in giro per l’Italia il suo lavoro, riscuotendo molti consensi: notevole l’emozione dell’attore nel trovarsi a Cinisi, davanti agli amici di Peppino, e quindi, davanti a un pubblico molto competente, oltre che esigente.

Oggi,11 maggio, ci si occuperà del tema: “Di chi è il territorio, percorsi autogestiti di riappropriazione”, con particolare riguardo alle lotte dei No-Tav, anche quest’anno venuti alla manifestazione, alle lotte dei No-Muos a Niscemi e a quelle contro il Solarium di Terrasini. Nel pomeriggio Salvo Vitale coordinerà l’ultimo forum sul tema “Antimafie a confronto”: saranno prese in esame le varie attività antimafia, da quelle istituzionali a quelle sociali, per chiedersi quale efficacia e risultati possono avere alcune forme di antimafia troppo legate alla ritualità o ai finanziamenti dello stato. La serata si concluderà con una cena sociale, cui seguirà musica e “scrusciu” vario, sempre davanti a Casa 9 maggio.

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