Un Ecomuseo nell’ex deposito delle Locomotive di Palermo
Sedi del progetto “Mare Memoria Viva” anche la Tonnara di Vergine Maria e il Reale Arsenale Borbonico
di Giuseppe Calcaterra
L’ex Deposito delle Locomotive di S. Erasmo ritorna a essere un’istituzione culturale della città. La Giunta Comunale ha approvato l’atto d’indirizzo per la gestione e la valorizzazione della struttura di via Messina Marine, con destinazione d’uso Ecomuseo nel progetto “Mare Memoria Viva”.
Il percorso si chiama “Ecomuseo Urbano Diffuso” perché intende promuovere la gestione partecipata dei beni della costa, quindi il termine “eco” è da intendersi come richiamo a un patto basato sulla partecipazione, all’interno del quale i cittadini, le associazioni di quartiere e le istituzioni decidono di prendersi cura di un territorio. Un accordo, a cui tutti sono invitati a contribuire per sperimentare una gestione partecipata dell’Ex Deposito Locomotive. In questo senso, l’allestimento degli spazi e la loro destinazione a Ecomuseo rappresenterà l’inizio di un processo di sviluppo e valorizzazione in chiave socio-culturale, sempre nel rispetto delle risorse ambientali e delle identità locali.
L’uso della struttura, tornata in vita dopo quasi 50 anni, nel 2004, in occasione della prima edizione di “Kals’Art”, rientra nel più ampio progetto voluto dal sindaco, Leoluca Orlando, per la protezione e rivalorizzazione della Costa Sud della città, ma quella di Sant’Erasmo è solo una delle tre sedi dedicate allo sviluppo del progetto Mare Memoria Viva. Le altre due saranno la tonnara di Vergine Maria e il Reale Arsenale Borbonico che si trova nei pressi dei cantieri navali.
“Mare Memoria Viva” è un progetto ideato da CLAC – Centro laboratorio arti contemporanee – in partnership con l’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dove per la prima volta si utilizzeranno fondi privati per la creazione di un’istituzione pubblica, nell’ambito del bando storico artistico e culturale 2011, deliberato e sostenuto dalla Fondazione con il Sud, ma anche in collaborazione anche con altri enti istituzionali come la Soprintendenza del Mare e i dipartimenti regionali dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana-Servizio Polo Museale Val di Mazzara e di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo.
L’idea principale del progetto è ricostruire, attraverso storie, memorie e la partecipazione attiva degli abitanti, il legame tra la città di Palermo e il mare: uno spazio di cultura e aggregazione, che si rivolge ai turisti quanto ai residenti, coinvolgendo direttamente gli abitanti nel censimento e nella valorizzazione partecipata del patrimonio.
“Con questa nuova iniziativa – affermano il primo cittadino e l’assessore alla Cultura, Francesco Giambrone – si arricchisce la rete museale della città e si rafforza anche quella culturale, portando alla concreta costruzione di nuovi elementi per la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura 2019, oltre ad aggiungere nuovi traguardi per il recupero della Costa Sud su cui sta lavorando l’intera Giunta. Ha anche lo scopo di contribuire con nuovi elementi partecipativi alla vita quotidiana degli abitanti del posto”.