Risparmiare a costo di morire, la logica delle compagnie low-cost
Gli aerei delle compagnie low-cost, in barba alla sicurezza, viaggiano regolarmente con il minimo del carburante indispensabile. Lo rivelano i piloti Ryanair
di Alessandro Salvia
Un aereo dovrebbe sempre avere il pieno di carburante, in modo da poter affrontare degli imprevisti come ad esempio il dover improvvisamente cambiare aeroporto sul quale atterrare. Le compagnie low-cost, invece, preferiscono mettere in pericolo la vita di piloti, equipaggio e passeggeri pur di risparmiare, caricando solamente la quantità di carburante necessaria alla tratta programmata. A rivelarlo sono gli stessi piloti della nota compagnia low-cost Ryanair, che spiegano: “Gli aerei volano regolarmente con meno carburante di quanto sarebbe necessario per mettere i piloti sotto pressione, abituarli a volare con meno riserva e quindi far risparmiare carburante”. Le dichiarazioni sono state rilasciate alla tv fiamminga Kro, sotto anonimato, da piloti della compagnia irlandese. In agosto si sono verificati ben tre atterraggi di emergenza a Valencia, viene dunque da domandarsi se, come sempre, si aspetti il disastro per prendere dei provvedimenti. I piloti hanno scelto di non mostrare la propria identità per paura che la compagnia li possa punire. Uno di loro dichiara: “Il management della Ryanair è come una dittatura”. La logica del risparmio porta queste compagnie aeree a violare non solo la sicurezza, ma anche qualsiasi regola che imponga un trattamento dignitoso per i viaggiatori.