I Cento Anni di Danilo Dolci: Palermo ricorda un uomo di pace e l’attualità dei suoi ideali.
Questo pomeriggio, al Circolo Musica e cultura – Radio 100 passi e in diretta tv, ANPI e Rete 100 passi hanno ricordato Danilo Dolci con un incontro che racconta il Danilo Dolci meno conosciuto e che dava più fastidio al sistema.
Oggi 26 luglio 2024, Palermo ha reso omaggio a Danilo Dolci, figura emblematica della lotta non violenta e del riscatto sociale, in occasione del centenario della sua nascita. L’evento, tenutosi presso il
circolo Musica e Cultura Radio 100 Passi, ha riunito artisti, intellettuali, attivisti e cittadini che si sono dati appuntamento per ricordare il suo immenso contributo alla storia della Sicilia e dell’Italia intera.
L’evento condotto da ARMANDO SORRENTINO ha visto gli interventi di: AMICO DOLCI (figlio di Danilo) – FRANCESCO VIRGA (scrittore) – OTTAVIO TERRANOVA (presidente ANPI Sicilia) – DANILO SULIS (Rete 100 passi) – LORENZO BARBERA (Collaboratore di Danilo Dolci e organizzatore delle proteste dei terremotati della Valle del Belice e dello Jato che è intervenuto in videochiamata). A cento anni dalla nascita di questo visionario, il suo messaggio di pace, giustizia sociale e resistenza contro le ingiustizie risuona ancora oggi con forza.
L’evento ha rappresentato non solo un tributo alla memoria di Dolci, ma anche un momento di riflessione collettiva su come il suo insegnamento continui a ispirare le lotte civili contemporanee. La serata è stata animata da dibattiti, e interventi di studiosi e personalità vicine al suo pensiero e alla sua opera. Tra i partecipanti, si sono alternati rappresentanti del mondo culturale e sociale siciliano, impegnati nella tutela dei diritti e nella diffusione della cultura della legalità.
Il Circolo Musica e Cultura Radio 100 Passi, luogo simbolico legato alla memoria di Peppino Impastato, si è rivelato la cornice ideale per un evento dedicato a Dolci, in quanto spazio di aggregazione e lotta culturale contro la mafia e ogni forma di ingiustizia. Il parallelo tra Impastato e Dolci, due giganti della resistenza civile siciliana, è stato uno dei temi centrali della serata.
Danilo Dolci, nato il 28 giugno 1924 a Sesana, nell’attuale Slovenia, è stato uno dei più importanti attivisti per i diritti civili del dopoguerra italiano. Trasferitosi in Sicilia negli anni ‘50, scelse di vivere tra i poveri e gli emarginati della zona di Partinico, dove avviò una serie di iniziative volte a combattere la miseria, l’ignoranza e il controllo mafioso. La sua vita fu dedicata al riscatto delle comunità più svantaggiate, sempre attraverso metodi non violenti, ispirati ai principi di Gandhi.
Dolci è ricordato soprattutto per le sue lotte non violente e per i “digiuni a rovescio”, azioni simboliche in cui i disoccupati lavoravano la terra in modo illegale per protestare contro la mancanza di lavoro e di giustizia sociale. Le sue azioni lo portarono a scontrarsi spesso con le autorità, ma anche a ottenere il sostegno e l’ammirazione di intellettuali e figure pubbliche di tutto il mondo.
Durante l’evento, non poteva mancare un omaggio artistico alla figura di Dolci. Sono stati letti passi tratti dai suoi scritti, accompagnando il pubblico in un viaggio emozionale attraverso le parole che Dolci ha usato per raccontare la sofferenza e la speranza dei siciliani.
Un aspetto centrale della serata è stato il legame tra l’insegnamento di Danilo Dolci e l’attuale lotta per la legalità in Sicilia. I rappresentanti hanno sottolineato come il lavoro di Dolci sia stato pionieristico nella costruzione di una coscienza civile collettiva. Attraverso il suo esempio, generazioni di attivisti hanno trovato ispirazione per combattere contro la mafia, l’oppressione e l’ingiustizia, in modo non violento ma determinato.
Dolci ha saputo unire denuncia sociale e azione concreta, mettendo in luce le gravi mancanze delle istituzioni nel Sud Italia e al contempo offrendo soluzioni alternative e partecipative, come i centri di educazione popolare da lui fondati.
A chiudere l’evento è stato un appello alle nuove generazioni. Se l’insegnamento di Danilo Dolci ha avuto un impatto così profondo sulla storia recente, è fondamentale che il suo messaggio di resistenza pacifica continui a essere trasmesso. Il circolo Radio 100 Passi, con la sua attività quotidiana di sensibilizzazione e promozione culturale, ha lanciato un invito a tutti i giovani a farsi portatori dei valori di giustizia, partecipazione e non violenza, per costruire un futuro migliore e più equo.
L’evento dedicato ai cento anni di Danilo Dolci non è stato solo una celebrazione della sua vita e del suo pensiero, ma un richiamo attuale e necessario a non abbassare la guardia nella difesa dei diritti e della dignità umana, battaglie che Danilo ha combattuto con instancabile dedizione.
In un mondo ancora segnato da disuguaglianze e ingiustizie, l’eredità di Dolci resta un faro di speranza e di azione per tutti coloro che credono nella possibilità di un cambiamento reale attraverso la cultura e la non violenza.
Video della diretta dell’evento: https://youtu.be/jsW6n-eNo0s
Danilo Dolci voleva l’acqua democratica, il nostro video: https://youtu.be/47zUqiI-RZU
