Consumatori, fiducia ancora in calo
A gennaio, l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce a 84,6 da 85,7 di dicembre. Anche il clima corrente si attesta in calo.
di Vito Campo
A gennaio, l’indice del clima di fiducia dei consumatori in base 2005=100, diminuisce a 84,6 da 85,7 di dicembre. E’ questo il primo dato che emerge dall’ultima analisi dell’Istat sul clima di fiducia dei consumatori. Secondo il nostro Istituto nazionale di statistica, si attestano in calo sia la componente riferita al clima personale (da 90,7 a 89,3), che, in misura più lieve, quella relativa al clima economico generale, che passa da 72,9 a 72,7.
Sia il clima corrente che il clima riferito alla situazione futura, fanno registrare dei dati in calo. A tal riguardo, i relativi indici si attestano, rispettivamente, in flessione passando da 91,4 a 90,9 e da 78,0 a 77,1. Analizzando sia i giudizi che le aspettative sulla situazione economica dell’Italia, i saldi diminuiscono leggermente passando, rispettivamente, da -133 a -135 e da -60 a -61. Le attese sulla disoccupazione, invece, aumentano. Nella fattispecie, il saldo passa da 104 a 106.
Per quanto riguarda le opinioni e le attese relative alla situazione economica della famiglia, queste peggiorano passando, rispettivamente, i relativi saldi da -74 a -79 e da -33 a-38. Anche il saldo dei giudizi sul bilancio familiare diminuisce passando da -29 a -33. Inoltre, i giudizi sulle opportunità attuali di risparmio si attestano in peggioramento passando da 136 a 130, mentre le possibilità future rimangono stabili a -92. Migliorano, invece, i pareri sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli, il cui saldo passa da -110 a -106.
Il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo si attesta in peggioramento, passando da 54 a 60. Tra l’altro, le valutazioni sull’evoluzione nei prossimi dodici mesi indicano un peggioramento della dinamica inflazionistica, con un saldo che passerebbe da 13 a 22. A livello geografico, il clima di fiducia “aumenta lievemente nel Nord-ovest, mentre diminuisce nel Nord-est, al Centro e nel Mezzogiorno”.