Amia a rischio fallimento: Orlando si scusa

L’avvocato generale dello Stato, Ignazio De Francisci, punta il dito contro la scellerata gestione dell’Amia. Orlando: “L’amministrazione comunale chiede scusa”

i Alessandro Salvia

“L’amministrazione comunale chiede scusa a tutti per la non adeguatezza dei servizi di igiene ambientale resi dall’Amia e intende costituirsi parte civile in ogni eventuale procedimento a carico dei responsabili di questa situazione”. Così il sindaco della città di Palermo, Leoluca Orlando, si è pronunciato riguardo la disastrosa situazione dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. I cassonetti, in alcune zone, sono di nuovo stracolmi, e l’immondizia finisce per ammassarsi sui marciapiede. Una situazione tristemente ricorrente sia nel capoluogo siciliano che in alcune delle province limitrofe. “La scellerata gestione dell’Amia -afferma De Francisci- è sotto gli occhi di tutti. Molte ditte che hanno avuto appalti sono state collegate alla mafia. La politica dice no ai termovalorizzatori, ma invece di usare slogan dica dove intende mettere la spazzatura perché la discarica è prossima alla saturazione “. Si calcola, infatti, che per Maggio non sarà più possibile sversare rifiuti nell’ultima vasca a disposizione a Bellolampo, motivo per il quale è stata appaltata in fretta e furia la costruzione della sesta vasca, che però richiederà minimo quattro mesi di lavoro. Il primo cittadino accusa i commissari Sebastiano Sorbello, Paolo Lupi e Francesco Foti, ancora in carica nonostante la nota di denuncia formalmente inoltrata al ministero da Orlando stesso nello scorso Agosto. Il capo della protezione civile, Pietro Lo Monaco, afferma che i lavori per la sesta vasca inizieranno il 4 Febbraio, ma aggiunge che in caso di arresto della procedura si rischierà di arrivare in estate senza un luogo dove sversare i rifiuti.