Tifone Haiyan devasta le Filippine
Sarebbero non meno di 10.000 le vittime del tifone Haiyan. La comunità internazionale corre in aiuto delle Filippine colpite dalla tragedia
Passata la furia del tifone Haiyan, si prova a fare un primo e provvisorio bilancio delle vittime: ad oggi sarebbero circa 10.000.
Il terribile tifone, giudicato uno dei più violenti della storia, si è abbattuto nei giorni scorsi nella zona orientale delle Filippine, nella regione del Visayas Orientale esattamente nella zona della provincia di Leyte e del capoluogo Tacloban, città che contava più di 200.000 abitanti e che ha subito i maggiori danni, non a caso gran dei morti si registrano qui.
La macabra conta delle vittime non è ancora definitiva, non solo molte zone risultano ancora isolate ma nel conto vanno inserite tutte quelle persone che, anche se sono sopravvissute al tifone, rischiano di morire per la mancanza di cibo, acqua e medicine per contrastare i sicuri focolai di epidemie.
I primi racconti che giungono dalle aree colpite descrivono uno scenario post-apocalittico. Molte zone, come l’aeroporto di Tacloban, che fino ad una settimana fa brulicavano di attività ora si presentano come lande desolate di fango e acqua mentre in città non si sono fatti attendere i primi saccheggi. Uno dei “saccheggiatori”, in realtà spesso disperati abbandonati a loro stessi, ha dichiarato alla stampa internazionale sul posto: «Il tifone ci ha portato via la dignità, ma è da tre giorni che non mangio».
Non si sono fatte attendere le reazioni interazionali, a parte le dovute e formali dichiarazioni di vicinanza e condoglianze al popolo filippino è partita subito la macchina degli aiuti internazionali. Il WFP (World Food Progamme) dell’ONU ha inviato subito i suoi esperti, gli Stati Uniti, di cui le Filippine sono state una colonia, ha mandato nell’area navi, elicotteri e arei per le operazioni di ricerca e salvataggio mentre il Regno Unito, per bocca del premier David Cameron, ha annunciato lo stanziamento di 7,5 milioni di euro in aiuti. Il commissario europeo per la cooperazione Kristalina Georgieva ha dichiarato la disponibilità dell’Unione Europea a coordinare gli aiuti umanitari e ha fatto già stanziare i primi 3 milioni di euro che serviranno per il soccorso d’urgenza delle circa 4,5 milioni di persone colpite dal disastro.
La speranza è che questi aiuti oltre ad alleviare le sofferenze della popolazione servano anche ad implementare le politiche di prevenzione. È vero che l’evento che ha colpito l’area è stato di una violenza inaudita ma non va dimenticato che si è abbattuto su baracche, case di fango e strutture fatiscenti. Se i filippini avessero avuto a disposizione migliori rifugi è fuori di dubbio che sarebbero state salvate migliaia di persone.