Strage via D’Amelio: parte l’udienza preliminare
Il nuovo troncone d’inchiesta è stato avviato a seguito della richiesta di costituzione delle parti civili, da parte dei familiari delle vittime
di Danilo Sulis
Si protrarrà fino al 2 febbraio, l’udienza preliminare, a carico dei sette indagati del nuovo troncone d’inchiesta per la strage di via D’Amelio, in cui furono uccisi il 19 luglio del 1992 a Palermo il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Eddie Walter Cusina. L’udienza, voluta dai familiari delle vittime, costituitisi parti civili, si terrà al primo piano del Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, nell’aula “Gilda Lo Forti”. A sostenere l’accusa saranno il procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, insieme all’aggiunto Domenico Gozzo. A fissare le date, il Gip di Caltanissetta David Salvucci, in seguito alla richiesta avanzata dalla procura. Davanti al Gup si presenteranno il capomafia palermitano Salvatore Madonia, Vittorio Tutino, assistiti dagli avvocati Flavio Sinatra, Piera Farina a Barbara Amicarella e i collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza, Vincenzo Scarantino, Salvatore Candura, Francesco Andriotta e Calogero Pulci. Madonia, Tutino e Spatuzza sono accusati di strage mentre gli altri rispondono di calunnia aggravata. Salvatore Madonia, detto Salvuccio, é considerato uno dei mandanti della strage. Sono invece accusati di calunnia aggravata con l’aggravante di avere agevolato Cosa Nostra i pentiti di mafia Vincenzo Scarantino, Salvatore Candura, Calogero Pulci e Francesco Andriotta.