L’Egitto al voto per una nuova Costituzione
Il paese nordafricano è chiamato alle urne per esprimere il proprio voto referendario in merito alla nuova Costituzione, figlia della primavera egiziana
Oggi e domani il popolo egiziano si recherà a votare per il referendum relativo all’adozione di una nuova Costituzione, abrogante quella promulgata l’anno scorso dall’ex Presidente Morsi. Il nuovo documento seguirebbe la scia della neonata Costituzione tunisina, entrante in vigore oggi, dallo stampo meno religioso e maggiormente orientato verso i diritti umani.
Nonostante la nuova Costituzione contenga dei punti fortemente umanitari, inseriti a seguito delle pressioni delle Ong operanti nel territorio, dal documento emerge una consistente devoluzione del potere governativo alle forze militari, elemento che non accontenta alcuno schieramento politico del paese. Mentre i democratici ed i liberali hanno dichiarato di votare in favore del nuovo testo, sebbene si tema una deriva fascista estremamente militarizzata, il fronte conservatore dell’ex Presidente Morsi dichiara il violento boicottaggio delle urne.
Gli atti terroristici in previsione del referendum di questi giorni hanno iniziato a susseguirsi ad inizio gennaio, fomentati dall’annuncio delle prime date del processo contro Morsi. Come previsto, questa mattina il voto è stato tutt’altro che tranquillo: la giornata ha avuto inizio con l’esplosione di una bomba nella capitale, atto immediatamente ricondotto ai Fratelli Musulmani pro-Morsi. L’attentato non ha causato vittime, tuttavia si teme per questi due giorni di fuoco, per i quali la Polizia ha dichiarato il massimo stato di allerta prevedendo delle ore di fuoco.