John Kerry: gay in Uganda come ebrei in Germania
Il Segretario di Stato Usa John Kerry si pronuncia duramente contro la legge anti-gay entrata in vigore in Uganda nei giorni scorsi
Dopo le rimostranze di Obama, che ha minacciato di interrompere il dialogo diplomatico con l’Uganda, anche John Kerry prende la parola in merito alla nuova legge ugandese sull’omosessualità. A seguito delle connotazioni particolarmente crude che sta assumendo la ”caccia agli omosessuali” in Uganda, come lo spiacevole episodio della pubblicazione dei 200 nomi dei più importanti omosessuali del paese, il Segretario di Stato americano ha tirato in ballo due dei momenti più bui della storia dell’umanità.
Secondo Kerry, la legge che vieta a tutti gli effetti qualsiasi manifestazione legata all’amore tra persone dello stesso sesso è perfettamente comparabile alla persecuzione degli ebrei e dei neri, avvenute nel corso della storia: «questa normativa è un ritorno alla Germania del 1930 o al Sud Africa dell’apartheid degli anni ’50 e ’60» ha sentenziato Kerry in occasione di un incontro con i giornalisti statunitensi, sottolineando come i diritti LGBT facciano indissolubilmente parte della dignità umana, così come il rispetto delle etnie e delle religioni differenti.