Cagliari, picchia la moglie uscita di casa senza permesso
Arrestato il marito che aveva chiuso i documenti della donna in una valigetta insieme alle chiavi di casa
Colpita con schiaffi e pugni e trascinata con forza per i capelli dal marito. E’ quello che è successo a una donna indiana rea, secondo il marito, di essere uscita con la figlia di un anno senza chiedere il permesso. L’uomo, , un cittadino indiano di 36 anni, è stato arrestato ieri sera in via Roma a Cagliari dopo che la moglie ha trovato il coraggio di chiamare la polizia e denunciare il marito. Una volta giunti sul posto i poliziotti hanno chiesto i documenti alla donna che ha spiegato di non esserne in possesso perchè l’uomo li aveva chiusi in una valigetta con le chiavi dell’appartamento per impedirle di fuggire. I successivi accertamenti hanno rivelato che questo è soltanto l’ultimo episodio di violenza e che i Carabinieri, incaricati dalla Procura, avevano già avviato una serie di verifiche su segnalazione dei servizi sociali. L’uomo al momento dell’arresto non ha nascosto il controllo sulla donna affermando di avere tutto il diritto di picchiarla: «Io faccio quello che voglio, ne ho tutti i diritti, me la sono comprata».
A scatenare la violenza dell’uomo sarebbe stata la nascita di una figlia mentre lui pretendeva un maschio. La nascita di un figlio si è trasformata in un incubo per la donna che da quel momento è stata costretta a vivere rinchiusa in casa, in una specie di gabbia, con la costante paura del marito che ogni giorno le faceva pesare la nascita della figlia insultandola e picchiandola. Una paura che non è scomparsa neanche alla vista dei poliziotti che hanno raggiunto la sua abitazione dopo la sua richiesta d’aiuto. Quando l’hanno invitata a recarsi in ospedale per farsi medicare le ferite dell’ultima violenza, la donna si è dimostrata ancora terrorizzata: «Non posso farlo se non chiedo il permesso a mio marito, altrimenti mi picchia nuovamente». L’uomo è stato arrestato dalla polizia per maltrattamenti in famiglia e adesso si trova ai domiciliari dopo il processo e la condanna a tre anni e sei mesi comminata questa mattina in tribunale a Cagliari. Sull’uomo potrebbero però ricadere anche le accuse di inottemperanza agli obblighi familiari e mancanza di sostentamento alimentare, non è quindi da escludere che nei suoi confronti scattino altri provvedimenti.