Bonev su Facebook: «Vogliono chiudermi la bocca»

L’attrice che aveva dichiarato di avere avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, denuncia sui social network l’oscuramento del suo sito

Michelle Bonev

Michelle Bonev, esce di nuovo allo scoperto. Lo fa attraverso Facebook con la notizia che la Polizia delle Comunicazioni le ha notificato l’oscuramento del suo blog in inglese. Sulla sua pagina si legge «In Italia non era mai successo che un blog venisse chiuso con un sequestro preventivo, prima ancora che un eventuale reato venisse accertato. Io non sono stata ne processata, ne condannata, eppure vengono limitate le mie libertà fondamentali, la mia libertà di pensiero, di opinione, di espressione. E questo, solo per aver detto la verità». Michelle Bonev, nome d’arte di Dragomira Boneva Ianeva, attrice e regista bulgara naturalizzata italiana, si riferisce alle presunte verità riferite su l’ex primo ministro Silvio Berlusconi e l’attuale compagna Francesca Pascale. L’attrice in una puntata di Servizio Pubblico del 2013 aveva infatti denunciato i compromessi e la corruzione del sistema politico-economico, dei ricatti su cui si basa, e sul quale, secondo la Bonev, si baserebbe anche il rapporto tra Berlusconi e la Pascale. La Bonev in quella puntata del programma andato in onda su La7, aveva anche parlato degli intrecci della politica e del mondo dello spettacolo, dichiarando che i suoi ultimi lavori cinematografici e televisivi fossero stati ottenuti attraverso rapporti sessuali avuti con Berlusconi e la Pascale. Per quelle dichiarazioni rilasciate a Servizio Pubblico, e le successive sul proprio blog in cui dichiarava che l’attuale compagna di Silvio Berlusconi fosse lesbica e che la coppia fosse solo una copertura per risollevare la figura dell’ex premier dopo il bunga bunga, venne denunciata per diffamazione dalla Pascale.

«Vogliono chiudermi la bocca – si legge sulla pagina Facebook – perché ho raccontato come funziona questo sistema corrotto, di cui Silvio Berlusconi è il più grande esponente, pubblicando la trascrizione integrale dell’interrogatorio a cui sono stata sottoposta il 16 gennaio 2014 presso la Procura della Repubblica di Roma, davanti al Pubblico Ministero Eugenio Albamonte, relativo ad un eventuale procedimento penale per presunta diffamazione intentato nei miei confronti da Francesca Pascale.  Oggi questo accade a me, ma potrebbe capitare ad ognuno di noi». La Bonev prosegue invitando i lettori a condividere, scaricare e diffondere la trascrizione integrale dell’interrogatorio al centro della vicenda perchè  «se siamo uniti, nessuno sarà più solo». Un concetto ribadito e ampliato dal post pubblicato sul suo blog dal titolo “Un milione comincia da uno“. La corruzione in Italia esiste sicuramente, basti pensare allo scandalo Expo o ai recentissimi arresti per le tangenti del Mose,  ma quando a sottolineare le storture è una “pentita” finita ai margini del sistema, il confine tra denuncia e pura pubblicità si fa sottile. Ognuno di noi deve avere il coraggio di decidere da che parte stare, ricordarselo sempre, non soltanto quando l’impatto mediatico le riporta al centro della scena.