Alitalia, si tratta sugli esuberi
In corso le trattative per gestire i 1900 esuberi previsti dal piano industriale. Buone notizie in arrivo dagli Emirati Arabi
Sembra non finire la telenovela Alitalia. Dopo il fallimento evitato grazie all’aumento di capitale e all’ingresso di Poste Italiane ora si discute di Etihad e del piano industriale per arginare le continue perdite della compagnia.
Il piano prevede 1900 esuberi e da inizio settimana è in corso una trattativa no-stop con i sindacati per trovare un accordo. Secondo l’AD di Alitalia, Gabriele Del Torchio, «bisogna trovare una soluzione in tempi rapidi», soprattutto alla luce del tavolo per l’ingresso nel capitale del vettore di Etihad.
Dopo aver affrontato il capitolo del personale di terra ad essere sul banco, nel weekend, sono gli assistenti di volo mentre da lunedì toccherà ai piloti. Le trattative proseguono ma c’è già un intoppo per quanto riguarda il personale amministrativo: la richiesta di cassa integrazione straordinaria per loro, infatti, non può andare a buon fine dato che la rotazione sarebbe troppo elevata. A questo riguardo i sindacati hanno proposto all’azienda di riqualificare e ricollocare gli impiegati amministrativi in modo da scongiurare i licenziamenti.
Ancora non si sa quale sarà l’esito delle trattative ma già ora è certo che l’ex-compagnia di bandiera ha provveduto a chiedere l’attivazione degli ammortizzatori sociali, ovvero della cassa a zero ore, per 1900 dipendenti. Per la precisione per 280 piloti, 350 assistenti di volo, 480 assistenti di terra, 190 addetti alla manutenzione e per 600 amministrativi.
Intanto proseguono i contatti con Etihad ed è alto l’ottimismo circa una chiusura felice della trattativa, ma i tempi potrebbero non essere strettissimi. Da quel poco che trapela riguardo al piano degli arabi, però, potrebbero esserci buone notizie per la compagnia e i lavoratori. Nonostante non ci siano conferme, pare che l’affare Alitalia non sarebbe per Etihad una mera operazione finanziaria ma ci sarebbe l’intenzione di rilanciare il vettore italiano specie per le tratte ad ovest, verso Europa, Nord e Sud America; inoltre anche l’HUB di Fiumicino verrebbe valorizzato. Discussione aperta, invece, per lo scalo principale nel nord del Paese. Alitalia pare volersi concentrare su Linate mentre gli enti locali, in primis Regione Lombardia, vorrebbero un investimento su Malpensa. Quello dell’aeroporto lombardo è solo uno dei tanti capitoli nel dossier Alitalia, una vicenda che comunque ancora non vede una fine.