Yemen: 15enne bruciata viva dal padre
Ennesimo atto di repressione delle libertà femminili in Yemen, padre brucia viva la figlia adolescente
In queste ore la polizia yemenita ha diffuso la notizia della morte di una ragazza di 15 anni, arsa viva dal padre per aver incontrato il suo fidanzato prima del matrimonio combinato.
Il fatto, avvenuto nella provincia di Taez, attira l’attenzione della comunità internazionale verso la terribile condizione delle bambine e delle donne in Yemen, vittime della rigida società patriarcale delle tribù della zona.
In Yemen da anni si perpetrano inumani atti di questo tipo, in particolare successivamente alla breve rivolta del 2011: la povertà scaturita dall’episodio di primavera araba ha determinato un irrigidimento dei rapporti sociali, le donne vengono trattate come delle schiave e le ragazzine ”vendute” in matrimonio già dall’età di 10 anni.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dall’incremento della percentuale delle donne arrestate per aver ucciso i propri mariti: il rapporto Oxfam del 2012 evidenzia come questi eventi apparentemente in controtendenza non siano altro che il risultato delle terribili condizioni in cui versa la popolazione femminile nel territorio yemenita, dove le donne non possono far altro che scegliere se essere vittime o carnefici.