WalkaboutItalia: da Palermo a Baveno a piedi
Il progetto di una giovane fotografa piemontese per scoprire l’Italia
Risalire l’Italia a piedi partendo dal sud. Percorrere più di 1200 chilometri da Palermo a Baveno sua città natale. E’ questo Walkaboutitalia, il progetto di Darinka Montico. “Walkabout” è il cammino che ogni adolescente nelle comunità aborigene australiane compie come rito di passaggio all’età adulta, lontano dal proprio villaggio e solo nel deserto, alla ricerca delle proprie origini ancestrali – spiega Darinka sul suo blog.
«Nella mia vita ho sempre viaggiato tanto – racconta- ma all’estero, l’Italia per me è praticamente sconosciuta. Visto che in questo periodo sono libera da qualsiasi legame lavorativo e sentimentale ho deciso di mettermi in viaggio alla scoperta del mio Paese». Walkaboutitalia è dunque un progetto in continuo divenire, a metà fra performance ed istallazione. «Ho deciso di girare l’Italia senza soldi, zaino in spalla, armata di macchina fotografica e con una scatola con un orecchio sul coperchio per raccogliere i pensieri, i desideri e i sogni delle persone che incontrerò lungo il cammino. Alla fine del mio viaggio l’idea è quella di mettere su un’istallazione e scrivere un libro». E’ la curiosità a spingerla verso questa impresa forse un po’ folle. Da sola e senza denaro in giro per l’Italia, contando sulle sue gambe e sulla gentilezza di chi vorrà ospitarla.
Non ha idea di quanto tempo impiegherà per completare il percorso dipende tutto dalla capacità di attrazione dei posti che visiterà, ma conta di essere a casa verso ottobre. «Fino ad ora sono stata molto fortunata, ho incontrato persone splendide e disponibilissime, che mi hanno offerto tutta la loro ospitalità. Ho deciso di partire dal sud per evitare il freddo, ma devo dire che in questi giorni il tempo non mi ha aiutato moltissimo. Conto di rimanere in Sicilia almeno un mese. Dopo Palermo e Corleone le prossime tappe sono Agrigento, Siracusa, Ragusa, Catania e Messina. Una volta attraversato lo stretto riprenderò il cammino».