Video Lampedusa, Ue minaccia di sospendere aiuti all’Italia
Per la Malmstrom, le immagini girate nel Cpsa dell’isola sono spaventose e inaccettabili
«Sono immagini spaventose e inaccettabili». La Commissaria europea agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, ha commentato così il video shock girato nel Centro di primo soccorso e accoglienza (Cpsa) di Lampedusa e diffuso, ieri, in esclusiva dal Tg2. «La Ue ha avviato un’indagine – ha annunciato la Commissaria – apriremo una procedura d’infrazione per assicurare che gli standard europei vengano rispettati. L’assistenza da parte dell’Unione e il sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori – dichiara, minacciando la sospensione degli aiuti – può continuare solo se il Paese garantisce condizioni umane e dignitose nel ricevimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati».
Il filmato è agghiacciante. Ritrae decine di migranti messi in fila, costretti a spogliarsi in cortile, in pieno inverno, per essere sottoposti a un trattamento per la prevenzione della scabbia, per essere spruzzati con una pompa che cosparge disinfettante. Il video è stato girato con un telefonino da un ragazzo siriano, ospite nel Cpsa che, al Tg di Marcello Masi, ha dichiarato «subiamo tutti lo stesso trattamento, uomini e donne, la stessa umiliazione ogni tre, quattro giorni, per curare la scabbia, una malattia che molti di noi hanno preso proprio all’interno del centro».
Una pratica inumana che, per il sindaco dell’isola Giusy Nicolini, «è da lager, è degradante per chi la subisce» sottolinea la Presidente della Camera, Laura Boldrini, e «getta un forte discredito sull’immagine del nostro Paese». I responsabili saranno sanzionati, assicura con fermezza il Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Gli fa eco il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, «chi ha sbagliato pagherà». «Entro ventiquattro ore – garantisce inoltre Alfano – avremo una relazione dettagliata di quanto accaduto». La prefettura di Agrigento ha già richiesto alla cooperativa che gestisce il Centro di Lampedusa maggiori particolari sulla vicenda. Vicenda che è «inaccettabile in uno Stato democratico», chiosa il ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge.
Più cauta, invece, è la reazione del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, già ministro dell’Interno del governo Monti. La Cancellieri, che riconosce il problema delle disinfezioni nel Centro, invita a capire cosa preveda la procedura, ad assicurarsi che le immagini non distorcano la realtà pur riconoscendo che «fanno impressione, fanno stare male».
Cono Galipò, amministratore delegato della cooperativa che gestisce il centro di Lampedusa, non ci sta a far passare il Cpsa per un campo di concentramento, non vuole essere messo alla gogna. «Seguiamo dei protocolli, prescritti dalle autorità sanitarie. Il video è una messinscena – spiega all’Ansa – il trattamento che noi stavamo facendo, previsto da un protocollo, stava durando da un’ora e mezza e a un certo punto alcuni immigrati si sono spazientiti, si sono spogliati e hanno chiaramente inscenato quanto si vede nel video».
Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta contro ignoti. I reati ipotizzati sono quelli di violenza privata e maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte a cura e custodia.
Immagini tratte dal Tg2